I FILM CHE VEDREMO

Da Muccino a Moretti passando per Verdone e i Manetti Bros: per il cinema italiano un 2020 ricco di assi

Sono tanti gli autori importanti che nell'anno appena iniziato torneranno nelle sale con il loro nuovo film. Ecco quelli che non dovremo perderci

05 Gen 2020 - 12:07

Dopo l'apertura di anno affidata a Checco Zalone e ai suoi record di incassi con "Tolo Tolo", il 2020 del cinema italiano vedrà scendere in campo, tra i tanti film annunciati, anche il ritorno massiccio d'autori come Gianni Amelio, Gabriele Muccino, Carlo Verdone, Gabriele Mainetti, Paolo Genovese e Nanni Moretti. Il tutto declinato in un ventaglio di generi, dalla commedia d'autore alla biopic politica,..

Ecco una lista minima degli 'imperdibili' del 2020.

"HAMMAMET" di Gianni Amelio - E' il racconto di un ennesimo pezzo di storia d'Italia pieno di mistero sullo sfondo del tramonto della prima repubblica. Ovvero il lungo e complicato esilio di Bettino Craxi ad Hammamet. Ad interpretare il segretario del Psi, uno straordinario Pierfrancesco Favino che conferma la sua capacità di metamorfosi dopo il Buscetta del Traditore. Il film sarà in sala il 9 gennaio, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Bettino Craxi.

"GLI ANNI PIÙ BELLI" di Gabriele Muccino - In sala dal 13 febbraio è la storia di quattro amici, Giulio, Gemma, Paolo, Riccardo, nell'arco di quarant'anni, dal 1980 ad oggi. Un affresco che racconta inevitabilmente chi siamo, da dove veniamo e anche un po' del futuro che ci aspetta. Dopo 'A casa tutti bene', Muccino dà corpo a un progetto alla Ettore Scola e al suo C'eravamo tanto amati.

"PADRE NOSTRO" di Claudio Noce - Punta ancora su Pierfrancesco Favino in quello che si annuncia il progetto più "off" del regista della Foresta di ghiaccio e di quel 1994 firmato insieme a Giuseppe Gagliardi. Ispirato a un fatto di cronaca, il film racconta la storia di due ragazzini, Valerio e Christian, e dell'estate in cui fanno una scoperta terribile, la violenza degli adulti, e una meravigliosa, la forza dell'amicizia.

"SI VIVE UNA VOLTA SOLA" di Carlo Verdone - Nella sua nuova opera, in sala sempre a febbraio, l'attore e regista ha messo tutta la sua antica passione per la medicina. E questo in un film, a suo dire, "cattivo alla Amici miei" e con protagonisti, oltre lui, Rocco Papaleo, Max Tortora e Anna Foglietta, quattro medici on the road in un misterioso viaggio riparatore.

"FIGLI" - Diretto da Mattia Torre, scomparso a luglio, e poi da Giuseppe Bonito. Sono protagonisti Valerio Mastrandrea e Paola Cortellesi. In sala il 23 gennaio, il film racconta la storia di Nicola e Sara, coppia innamorata e felice con una figlia di sei anni. Tutto perfetto fino all'arrivo del secondo figlio.

"SUPEREROI" di Paolo Genovese - Ancora una storia d'amore, ovvero quella tra Alessandro Borghi e Jasmine Trinca. Il regista di "Perfetti sconosciuti" (venduto in oltre 40 paesi e con 25 remake in lavorazione) racconta questa volta in un dramedy sentimentale, in sala nella seconda metà del 2020, gli effetti del tempo che passa sulle coppie e con una domanda sottintesa: "Quanti superpoteri deve avere una coppia per resistere al tempo che passa?".

"FREAKS OUT" di Gabriele Mainetti - L'autore di Jeeg Robot, alza il tiro in un'opera in cui mette insieme un gruppo di freak sperduto in una Roma dilaniata dalle bombe della seconda guerra mondiale. L'impresario Ismael decide di fuggire oltreoceano insieme ai circensi Mario, Cencio, Matilde e Fulvio, ma quando poi scompare nel nulla, i quattro andranno alla sua ricerca mentre i nazisti si metteranno alla loro caccia per sfruttare i loro "poteri".

"TRE PIANI" di Nanni Moretti intanto ha un primato: e' il primo soggetto non originale del regista tratto, come e', dal romanzo omonimo dell'israeliano Eshkol Nevo. Cosa racconta? Le tensioni sociali in un condominio abitato da Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini ed Elena Lietti, gia' first lady nel Miracolo di Niccolo' Ammaniti.

"DIABOLIK" dei Manetti Bros - Forse il titolo italiano più atteso del 2020 (in primavera). Dalle prime immagini tutto sembra pronto. C'è la Jaguar E nera coupè in garage, lo sguardo di ghiaccio e un po' psicopatico (di Luca Marinelli) sotto la maschera nera d'ordinanza. Ci sono poi la fatale Eva Kant (Miriam Leone) e l'ispettore Ginko (Valerio Mastandrea). Per i Manetti Bros è il passaggio dal mafia-musical "Ammore e malavita" all'adattamento del fumetto cult che cercavano di fare da anni.
 

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