In sala dal 21 marzo il biopic con i due premi Oscar
Melodramma e storia si mischiano in "Il professore e il pazzo" di P. B. Shemran in uscita il 21 marzo. Il film vede per la prima volta insieme Mel Gibson e Sean Penn ed è tratto da una storia vera e poco nota: l'amicizia tra il filologo britannico James Murray, a cui venne affidato nel 1857 l'incarico di redigere l'Oxford English Dictionary, e William Chester Minor, assassino folle rinchiuso in un manicomio criminale. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.
Al Professor James Murray (Mel Gibson) viene affidata la redazione del primo dizionario al mondo che racchiuda tutte le parole di lingua inglese. Per far ciò ha l’idea di coinvolgere la gente comune invitandola a mandare via posta il maggior numero di parole possibili. Arrivato però ad un punto morto, riceve la lettera di William Chester (Sean Penn), un ex professore ricoverato in un manicomio perché giudicato malato di mente. Le migliaia di parole che il Dr. Chester sta mandando via posta sono talmente fondamentali per la compilazione del dizionario che i due formeranno un’insolita alleanza che si trasformerà in una splendida amicizia.
Il film era già pronto nel 2017 e all'inizio Gibson avrebbe dovuto anche dirigerlo. La pellicola si è poi impantanata in dispute legali (Gibson aveva fatto causa alla Voltage Pictures, per aver negato il permesso di girare alcune scene a Oxford) e, in una produzione travagliatissima, è passata nelle mani dello sceneggiatore iraniano Farhad Safinia, accreditato anche come P. B. Shemran, già sceneggiatore e produttore di "Apocalypto".
Nel cast del film anche Natalie Dormer ("Hunger Games", "I Tudors"), Jeremy Irvine ("Mamma Mia! Ci risiamo", "Stonewall") e Steve Coogan ("Stan & Ollie").
"Ciò che avevo di fronte a me era una storia intensa e molto contemporanea - ha dichiarato il regista - come 'The Social Network' e 'The Imitation Game'. Le speranze, le ambizioni e le lotte del professore e del suo collaboratore pazzo non hanno solo una sorprendente somiglianza con quelle di Zuckerberg, Jobs e Gates, ma sono quasi un loro presagio. Non è un film d'epoca - sottolinea ancora Shemran -, ma un'opera completamente attuale che sembra solo essere ambientata in un periodo precedente".