ATTO DI FORZA

Quentin Tarantino nei guai con la polizia

Le forze dell'ordine: "Boicottate il nuovo film". Il regista: "Vogliono chiudermi la bocca" "The Hateful Eight", le prime immagini del nuovo film di Quentin Tarantino

04 Nov 2015 - 13:12

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Il nuovo film di Quentin Tarantino atteso per Natale, "The Hateful Eight" potrebbe registrare un boom di sale vuote. I rappresentanti delle forze dell'ordine a New York infatti hanno invitato i cittadini a boicottare la pellicola e invitato il regista a chiedere pubblicamente scusa. Durante una manifestazione di protesta contro le violenze della polizia, Tarantino avrebbe usato impropriamente il termine "assassini" per definire gli agenti della Grande Mela. Una mossa sbagliata.

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A chiedere al regista di scusarsi c'è anche la copertina del New York Post che scrive: "Dillo e basta Quentin. Dillo che ti dispiace". Dopo la manifestazione dello scorso 24 ottobre, organizzata contro la politica di violenza e brutalità perpetrata di recente dagli agenti di New York e guidata da un Quentin Tarantino non proprio accondiscendente la questione si è fatta sempre più difficile di giorno in giorno.

E mentre i sindacati della polizia statunitense chiedono le scuse ufficiali da parte del regista, reo di aver pronunciato la frase "polizia assassina", lui replica sulle pagine del Los Angeles Times: "Non ho mai detto che tutti i poliziotti sono assassini. Non l'ho nemmeno mai insinuato. Quello che stanno facendo è abbastanza evidente: invece di contrastare gli episodi di brutalità di cui la polizia si è resa colpevole, invece di esaminare il problema della violenza della polizia in questo Paese, stanno cercando di demonizzarmi. Mi vogliono screditare e intimidire. Vogliono chiudermi la bocca e, cosa ancora più grave, vogliono inviare un chiaro messaggio a qualsiasi altra persona importante che potrebbe sentire il bisogno di unirsi in questa lotta".

Non è sicuramente il caso dell'attore premio Oscar Jamie Foxx, protagonista di Django Unchained, che in occasione di una recente premiazione ha utilizzato parole di incoraggiamento nei confronti di Tarantino: "Continua a dire la verità e non preoccuparti dei tuoi nemici".

"The Hateful Eight" ha rischiato di non vedere mai la luce dopo che nel gennaio del 2014 uno dei collaboratori rese pubblico lo script del film. Un tradimento che sembrava uscito da uno dei suoi film e che fece infuriare Tarantino.

"Diedi una copia dello script a Reggie Hudlin, uno dei produttori di Django Unchained, che lo fece leggere al suo agente - dichiarò all'epoca - Fu un tradimento, ma il copione rimase a lui. Poi lo diedi ai tre attori: Michael Madsen, Tim Roth e Bruce Dern". Esclusi i primi due, che avevano già lavorato con lui, i sospetti si concentrarono subito sul protagonista di Nebraska.

Dopo un primo momento di sconforto, in cui dichiarò di voler abbandonare tutto, Tarantino passò al contrattacco: pubblicò il copione incriminato e ne scrisse uno nuovo. Non si venne mai a sapere se fu davvero Dern a spifferare tutto, ma se così fosse in "The Hateful Eight" è probabile che farà una brutta fine.

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