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L'appello dell'attrice premio Oscar ospite al Magna Graecia Film Festival di Catanzaro, dove ha tenuto una masterclass pubblica
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Susan Sarandon è a Catanzaro dove è stata premiata all'Arena con la Colonna d'Oro alla Carriera al Magna Graecia Film Festival. Il premio Oscar, nella masterclass aperta al pubblico, ha parlato dello sciopero degli attori americani, delle donne a Hollywood e anche della guerra in corso. L'attrice, che ha origini italiane (Crescione è il cognome di sua madre originaria di Ragusa), ha rivolto un accorato appello: "Sto cercando da tempo di avere la cittadinanza italiana, ma non ci riesco. Bevo anche il caffè, ho avuto anche una figlia da un italiano (Franco Amurri, ndr), che altro devo fare? Ho anche tutta la documentazione in regola ma mi dicono che per due anni non ci rientro, sono troppo vecchia: spero che qualcuno possa aiutarmi".
"La famosa attrice statunitense Susan Sarandon ha un grande desiderio: vorrebbe la cittadinanza italiana. A tale proposito ci siamo candidati a darle la 'cittadinanza calabrese'", ha scritto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un post sul suo profilo Facebook. Occhiuto ha incontrato l'attrice premio Oscar dopo la conferenza stampa a Catanzaro.
A 76 anni Susan Sarandon non si smentisce, è più che mai la pasionaria di Hollywood, e lo è ancora di più oggi quando attori della WGA e sceneggiatori della Sag-Aftra sono in sciopero dal 2 maggio per una retribuzione equa e contro la minaccia sempre più concreta dell'intelligenza artificiale. "Hollywood non è politica, si preoccupa solo di far soldi. È legata solo al denaro. Bette Davis ha combattuto contro il sistema dei contratti ai tempi della black list, c'erano allora molti attori contro il fascismo negli Stati Uniti, contro McCarthy, tutte persone che sono state poi punite. Hollywood insomma è capitalismo edoggi lo è più che mai". E ancora l'attrice: "Gli attori non sono più in grado di vivere. Per il sindacato attori devi guadagnare 26mila dollari l'anno per avere assistenza sanitaria. Ora l'87% non lo raggiunge e questo vale anche per chi lavora nelle serie televisive. E che dire poi degli Studios che grazie all'intelligenza artificiale sottopongono gli attori a una scansione del proprio corpo diventando così proprietari della loro immagine".
Alla domanda se è cambiato qualcosa per le donne a Hollywood, Susan Sarandon spiega: "Rispetto al passato oggi ci sono sicuramente molte donne che hanno il potere di produrre storie al femminile ad Hollywood, ma comunque se non sei un maschio bianco etero doc non è mai la stessa cosa. In termini di guadagno tutto questo non vale, resta comunque una grande differenza tra quanto riceve un uomo e una donna".
Invece a proposito del conflitto russo-ucraino, il premio Oscar per "Dead Man Walking" (1996), nell'incontro moderato da Silvia Bizio e con la presenza del direttore artistico del festival, Gianvito Casadonte, sottolinea: "Sono contraria a qualsiasi guerra. In questo caso è una guerra per procura iniziata molto prima della violazione degli accordi Minsk. Oggi la Nato mi sembra un po' troppo fuori controllo. Bisogna quanto prima arrivare a un negoziato riguardo a questo conflitto che sembra fatta solo per indebolire la Russia per colpire così anche la Cina. Sono comunque disperata per i tanti morti che questa guerra fa ogni giorno".