L'attrice ha pubblicato un vecchio video sui social in cui è in braccio al padre alla premiere di un suo film
Tallulah, figlia di Bruce Willis e Demi Moore ha svelato: "Mi hanno diagnosticato una forma di autismo". L'attrice, 30 anni, terzogenita della coppia, ha condiviso pochi giorni fa su Instagram un vecchio video di quando era bambina, nel quale è in braccio al padre alla premiere di un suo film e gli accarezza la testa giocando con il suo orecchio: “Dimmi che sei autistica senza dirmi che sei autistica”, ha scritto Tallulah nella didascalia.
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"In realtà questa è la prima volta che condivido pubblicamente la mia diagnosi. L'ho scoperto quest'estate e mi ha cambiato la vita", ha risposto Tallulah ad un follower che la elogiava per aver pubblicato la clip, chiedendole se il disturbo le fosse stato diagnosticato da piccola.
In un commento separato Tallulah si è poi definita "neurospicy", che è un modo divertente per dire neurodiverso o descrivere forme di neurodivergenza, ovvero diversi modi di pensare o sperimentare il mondo, che differiscono da ciò che è considerato “tipico” nella società (noto anche come neurotipico).
Comprende condizioni come disturbi dello spettro autistico, dislessia, disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), discalculia, sindrome di Tourette e altri.
La neurodiversità può essere vista come un punto di forza piuttosto che come un limite poiché coloro che soffrono di queste condizioni spesso hanno prospettive e idee uniche che possono essere estremamente preziose. In effetti, molte aziende hanno iniziato ad abbracciare la neurodiversità nelle loro pratiche di assunzione per sfruttare questa potenziale fonte di creatività e innovazione.
Non è la prima volta che Tallulah parla della sua salute mentale e fisica. Nell'agosto del 2023 aveva aggiornato i suoi follower sui miglioramenti fatti nella cura del suo disturbo alimentare, l’anoressia. L'attrice aveva condiviso tre immagini su Instagram: un selfie del passato che mostrava se stessa prima del ricovero, uno scatto più recente con la sua pancia più piena e una foto di un piatto di frutta con uva e melone a fette.
Tallulah, che aveva raccontato di essere stata oggetto di commenti sgradevoli online diretti al suo aspetto, aveva commentato le immagini autolodandosi per il percorso fatto: "La amo. E vedo quanto è stata coraggiosa e costante". A maggio la terzogenita di Bruce Willis e Demi Moore aveva confessato a Vogue: "Negli ultimi quattro anni ho sofferto di anoressia nervosa, di cui sono stata riluttante a parlare perché, dopo essere diventata sobria all'età di 20 anni, limitare il cibo mi è sembrato l'ultimo vizio a cui sono riuscita ad aggrapparmi". Tallulah aveva spiegato che all'età di 25 anni è entrata in una struttura di trattamento a Malibu per affrontare sia il disturbo alimentare che la depressione con cui conviveva. "È stata un'esperienza in gran parte terapeutica. Mi è stato anche diagnosticato l’ADHD (disturbo da deficit dell'attenzione/iperattività, ndr) e ho iniziato a prendere farmaci stimolanti. Mi sono sentito intelligente per la prima volta, ma ho anche iniziato a godermi l'effetto collaterale di soppressione dell'appetito dei farmaci". Tallulah ha detto che "come tante persone con disturbi alimentari, il senso di se stesso è andato in tilt". La ragazza ha poi raccontato che quando la incontrano le persone dicono: "'Oh wow!', che poi subito si trasforma in 'Stai bene?'.
In quanto alla malattia diagnostica al padre, la demenza frontotemporale Tellullah ha raccontato come si è accorta delle prime avvisaglie: "Tutto è iniziato con una vaga mancanza di reazioni che la famiglia attribuì alla perdita di udito". Quando i segnali si fecero più acuti, lei la prese a livello personale e pensò che il padre avesse perso interesse in lei per via della nuova famiglia che si era fatto con la moglie Emma Heming Willis e i loro due figli. "La mia mente di adolescente si torturava con conclusioni errate: non sono abbastanza bella per mia madre, non sono abbastanza interessante per mio padre". La ragazza ha spiegato anche che inizialmente ha affrontato il declino del padre evitandolo e rifiutandolo allo stesso tempo, proprio lo stesso periodo in cui soffriva di anoressia causata dalla depressione e dalla dipendenza da alcol. Ora invece è felice che la famiglia si sia riunita per essere vicina a Willis. "Ogni volta che vado a casa di mio padre mi tuffo in tonnellate di foto per fare tesoro di cose a cui non prestavo attenzione. Ho salvato ogni messaggio che mi ha lasciato in segreteria telefonica, credo che sto cercando di documentare, costruire una storia per il giorno in cui non sarà più qui per ricordarmi di lui. Ora ancora mi riconosce e si illumina quando mi vede".