DALLA TV AL ROCK

Taylor Momsen: "Io e le mie fan, ribelli che urliamo per sentirci libere"

La leader dei Pretty Reckless si racconta a Tgcom24 dopo il concerto sold out di Milano. "Il mio uso disinibito del corpo? E' una forma di espressione, se mi sento di fare una cosa, la faccio"

09 Apr 2014 - 10:38
 © tgcom24

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La ragazzina di "Gossip Girl" non esiste più. Taylor Momsen è ormai sempre più la leader del gruppo dei Pretty Reckless e il recente concerto di Milano, tanto affollato quanto caldo, lo ha confermato. In visibilio soprattutto una folla di teenager che in Taylor sembrano rivedersi. "Mi sento una di loro, che urla per sentirsi libera - dice a Tgcom24 -. Il mio uso del corpo? E' una forma di espressione, se mi sento di fare una cosa la faccio".

Taylor Momsen: "Io e le mie fan, ribelli che urliamo per sentirci libere"

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Al Limelight di Milano la band ha dato una grande prova di solidità e tenuta del palco e i pezzi del nuovo album "Going To Hell", per quanto eseguiti con il contagocce, nel passaggio da disco a resa live hanno confermato il loro impatto. Qualcuno potrebbe obiettare qualcosa sulla durata dello show (un'ora e poco più, con anche qualche pausa di troppo tra un pezzo e l'altro), ma il pubblico, composto da giovanissimi e, soprattutto, giovanissime, ha cantato dalla prima all'ultima canzone, in un'atmosfera resa rovente tanto dall'eccitazione dei fan quanto dall'affollamento.

Dal vostro primo album sono passati quattro anni. In cosa pensi che la band sia cresciuta in questo tempo?

Siamo stati in tour senza sosta per oltre due anni. Questo ci ha permesso di essere molto più uniti e avere le idee più chiare sulle nostre possibilità. Credo che anche sul piano della composizione ci siamo evoluti verso una forma più matura. Ora la band è davvero un gruppo di amici, per noi è un bel momento.

Il nuovo album si intitola "Going To Hell". Cosa significa per te oggi la parola inferno?
Inferno può significare molte cose diverse. E' una di quelle parole alle quali puoi associare qualunque tipo di significato personale. Io credo che rappresenti qualcosa di diverso per molta gente: potrebbe riferirsi a come va la tua giornata, com'è la tua vita tra le mura di casa, o la tua macchina, un albero, un buco nel terreno... qualsiasi cosa.

Nella vostra musica ci sono elementi rock, grunge, persino metal, ma allo stesso tempo c'è molta melodia e anche una forte carica sensuale. Se dovessi dare una definizione del vostro stile cosa diresti?
Semplicemente componiamo le nostre canzoni con le chitarre e questo influenza in maniera decisiva come alla fine suoneranno. Se nascessero al piano sarebbe tutta un'altra storia. A parte questo, il concetto di stile o di generi in musica è qualcosa che mi è totalmente estraneo. Se è bella una canzone lo è a prescindere da come la suoni o a quale genere appartenga.

Hai un rapporto decisamente disinibito e spregiucato con il tuo corpo. Per te cosa rappresenta? Un mezzo di comunicazione, una forma di provocazione o cos'altro?
E' una forma di espressione che ho sempre utilizzato sin da quando ero una bambina. Adesso fa parte dell'immaginario che creo insieme alla musica: se sento una cosa la faccio senza problemi.

Sei considerata una sex symbol ma sei adorata soprattutto dalle ragazzine. Ti senti un modello per loro?
Assolutamente no. Mi sento una di loro, che urla per sentirsi libera, per chiedere rispetto, per essere trattata alla pari e molte altre cose. Quando siamo al concerto loro cantano per me esattamente come io canto per loro. Siamo una famiglia.

Com'è essere la donna leader di una band di tutti uomini?
Siamo grandi amici, ormai siamo insieme da quasi sei anni e si è formato un legame davvero forte. E poi se dobbiamo dire la verità... è Frank la ragazza del gruppo.

Avete fatto da gruppo spalla a big come Marilyn Manson e i Guns N' Roses. Com'è stato suonare con loro e cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Ci ha semplicemente migliorati. Se alcuni gruppi hanno avuto successo per anni e anni un motivo c'è... sono bravi! Vederli da vicino ti permette di fare passi avanti nel tuo gioco e di provare a migliorarti costantemente.

Cosa pensi della situazione attuale della scena rock?
C'è una gran confusione, non sono nemmeno sicura di cosa significhi rock ormai. E' stato portato lontanissimo dalle sue radici blues. Ci sono ancora alcune band che lo suonano in maniera sincera, ma ad essere onesta non so cosa dirti. Spero molto che ognuno inizi la propria rivoluzione dalla scuola e dal proprio ufficio, perché è ora di svegliarsi!

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