Speciale Taylor Swift in concerto a Milano 2024
PRIMA DATA

Il boato di San Siro per Taylor Swift: in 65mila cantano con la reginetta del pop

Trionfo annunciato per la prima delle due date italiane dell'Eras Tour, oltre tre ore di musica per uno show ad alto tasso di spettacolarità

di Massimo Longoni
14 Lug 2024 - 14:03
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Per Taylor Swift era annunciato un trionfo e trionfo è stato. La prima data milanese dell'Eras Tour della popstar americana di fronte a uno stadio di San Siro esaurito è stata accolta da un entusiasmo incontenibile, con i 65mila presenti che più volte hanno costretto la cantate a fermarsi di fronte al livello di urla di entusiasmo e cori che le venivano tributati. Oltre tre ore di show, per 45 canzoni che hanno coperto l'intera carriera ventennale di Taylor Swift. E stasera si replica. 

Non saranno forse state registrate le vibrazioni sismiche rilevate in occasione dei concerti a Zurigo di qualche giorno fa, ma se così non fosse poco ci è mancato. E' bastato il primo "ciao" detto in italiano per liberare un entusiasmo contenuto per 13 anni. Tanti ne sono passati dall'ultima tappa nel nostro Paese e i fan hanno avuto tempo per prepararsi a scatenare un entusiasmo fatto di balli, braccialetti, "fan action" a sorpresa e cori fin dall'inizio dello show. Una comunità tanto affezionata da seguirla in giro per il mondo, bastava prestare attenzione alle voci della gente all'ingresso per cogliere spessissimo lingue diverse dall'italiano, lì nello stesso spazio intorno allo stadio dove centinaia di ragazze e ragazzi erano accampati per poter cogliere il suono dello show pur non avendo trovato i biglietti. Perché, anche se a qualcuno sembrerà un paradosso, a dispetto di una produzione "monstre", vera gioia per gli occhi, il successo di Taylor Swift si basa su ciò che molti le imputano di non avere: le canzoni. Canzoni che il pubblico ha cantato, parola per parola dalla prima all'ultima, e che per dare emozioni possono essere ascoltate anche dall'esterno del catino di San Siro. 

Ciò non toglie che lo spettacolo sia grandioso e spesso sorprendente nelle sue trovate sceniche, un meccanismo a orologeria perfetto che scatta alle 20 in punto e finisce, come da programma tre ore e un quarto più tardi, lasciando nulla all'improvvisazione. Gli unici momenti imprevisti sono quando il pubblico urlante costringe Taylor a togliersi gli auricolari per godersi quell'ondata di entusiasmo, e quando durante il set acustico con le canzoni a sorpresa, la cantante viene colta da un piccolo attacco di tosse per avere ingoiato un moscerino ed è costretta a fermarsi e scusarsi. Proprio le canzoni a sorpresa sono il momento imprevisto di una scaletta altrimenti cristallizzata nelle canzoni che scelte dai nove album della carriera della cantautrice per altrettanti atti in cui è diviso lo show. "E' una nuova tradizione che ho inaugurato con questo tour" ha spiegato lei imbracciando la chitarra: a MIlano sono toccate una prima assoluta, la versione acustica di "the one" e "Wonderland", e poi, al piano, un mash up di "The moment I Knew" e "I almost do" dall'album "Red". Proprio per questo l'Eras Tour più che un concerto è un musical su grande scala, dove musica dal vivo, coreografie, visual e anche il pubblico (munito di braccialetti che si illuminano in base ai momenti dello show) si impastano per dare corpo a un copione che non ammette deroghe.

Taylor Swift conquista Milano con il suo Eras Tour

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Ma l'ingresso dei ballerini con enormi ventagli che compongono dei fiori da cui spunta Taylor, il grandioso palco multiforme (sia nel maxi schermo che nella lunga passerella che ha costretto la disposizione per il lungo rispetto al campo), le pedane mobili che in un continuo saliscendi e visual danno grande movimento alla scena e persino trovate a effetto come quando Taylor si tuffa dentro in una botola per poi nuotare lungo la passerella "trasformata" in un fiume, non bastano a spiegare la passione del pubblico. Nessun budget miliardario o effetto speciale potrebbe tenere desta l'attenzione del pubblico per oltre tre ore se non ci fossero canzoni ed emozioni. Che grazie alla multiforme carriera della cantautrice, possono andare dal country al pop più plasticoso passando per momenti acustici e folk anche di grande intimità. 

L'entusiasmo è esploso subito con la prima sezione dedicata all'album "Lover" dove, dopo l'attacco di "Miss America & The Heartbreak Prince", ha piazzato subito alcuni dei pezzi più amati della sua discografia, tra cui "Cruel Summer" e "You Need to Calm Down". Dopo il pop melodico che apre lo show, si passa al country degli esordi di "Fearless", con abitino a frange e chitarra acustica, per poi arrivare alle hit di "Red", tra cui "We Are Never Ever Getting Back Together" e "I Knew You Were Trouble", e ai balli di "Reputation". Tra i momenti più suggestivi dello spettacolo sicuramente il set dedicato agli album "Folklore" ed "Evermore", dove sul palco appaiono una foresta di alberi, una casetta in legno e un pianoforte ricoperto di muschio. "Questi sono due albun gemelli scritti durante il lockdown - ha raccontato l'autrice seduta al piano - quando ancora mi chiedevo se un giorno sarei riuscita a suonarli dal vivo in uno stadio, come stasera a Milano".

Cambio totale di atmosfera con l'uscita dalla foresta per gettarsi nell'energia dell'album "1989" con la mega hit "Shake it Off". L'ottavo atto è la novità di questa leg europea dell'Eras Tour, dedicata al nuovo album "The Tortured Poets Department", uscito lo scorso aprile. Gli estratti da questo lavoro sono diversi e il pubblico dimostra di saperli tutti a menadito, non solo il singolo "Fortnight". Dopo la parentesi acustica delle "Surprise song" si corre all'ultimo capitolo, dedicato a "Midnights", l'ultimo atto, chiuso da "Karma", con gli inevitabili fuochi d'artificio e l'applauso dei 65mila swifties, co-protagonisti della prima delle due date italiane di un tour mondiale di 152 date, il primo nella storia a superare un miliardo di dollari di incassi.

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