nella rassegna "Nuove Storie"

Al Teatro Elfo Puccini "La morte ovvero il pranzo della domenica": il tabù della nostra cultura secondo Dammaco/Balivo

Lo spettacolo lieve e toccante in scena dal 28 gennaio al 2 febbraio a Milano

24 Gen 2025 - 16:01
 © Angelo Maggio

© Angelo Maggio

Il binomio artistico Serena Balivo e Mariano Dammacco apre uno squarcio di luce sulla morte con "La morte ovvero il pranzo della domenica", uno spettacolo lieve e toccante intorno al più grande tabù della nostra cultura. In scena al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 28 gennaio al 2 febbraio, come secondo appuntamento della rassegna "Nuove Storie" che nella stagione 2024/25 si espande per accogliere ancora nuovi racconti e nuove compagnie

In scena Serena Balivo, già Premio Ubu come migliore attrice under35 e Premio Ivo Chiesa, dà corpo e voce a una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Mariano Dammacco, già Premio Ubu come migliore novità drammaturgica per "Spezzato è il cuore della bellezza".

Sebbene in buona salute fisica e mentale, i due genitori sono ben consapevoli che presto dovranno affrontare la morte, il nulla forse o magari un’altra vita, e così non parlano d’altro, arrivando pian piano a incarnare tutte le madri, tutti i padri e tutti noi dinanzi all’ignoto. Lo spettacolo ci conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. "La morte ovvero il pranzo della domenica" appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate, e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell'amore in famiglia, l’amore tra vecchi sposi, l’amore tra genitori e figli.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri