Ecco il programma della stagione 2024/2025
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Guardare, interpretare e rappresentare la realtà sono le linee che guidano la stagione 2024/2025 del Teatro Elfo Puccini di Milano, che si intitola "Prospettive inedite". Il cartellone degli spettacoli in scena è la rappresentazione di un dialogo con artisti di diversi ambiti e generazioni, con il pubblico e le comunità che ci circondano, e si riflette sia nelle scelte produttive, che vedono quest’anno una nutrita presenza di drammaturgie originali, sia nello scouting e nella valorizzazione della creatività che intercettiamo nel mondo teatrale. Per interpretare e raccontare la storia come prisma che riflette sul presente e il futuro.
L’apertura di stagione non è affidata a una novità ma a un grande successo del 2023, con cui l’Elfo ha celebrato mezzo secolo di storia teatrale: "Re Lear" (22 ottobre/17 novembre), una vetta conquistata grazie a una lunga frequentazione di Shakespeare, frutto di un lavoro di scavo nell’essenza del testo che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia hanno portato in scena partendo dalla traduzione e affidando a Elio De Capitani il ruolo del tormentato re.
Numerose le novità produttive della stagione dell'Elfo Puccini. "Amadeus" di Peter Shaffer (21 gennaio/2 marzo), diretto da Bruni/Frongia, è un "capriccio" allucinato e sontuoso nel quale è Ferdinando Bruni a dare corpo alla follia di Salieri e alla sfida con il giovane Mozart di Daniele Fedeli. Un apologo che parla dell’invidia, ma anche dell’ammirazione mista a sgomento che ci prende al cospetto di un genio che supera i confini laboriosi e prevedibili del talento. "La prima luce di Neruda" (7 maggio/5 giugno) è un progetto a lungo coltivato: l’omonimo romanzo di Ruggero Cappuccio è stato affidato a César Brie, per ina struggente storia d’amore e di impegno politico che vede protagonisti Elio De Capitani, Cristina Crippa, Silvia Ferretti e Umberto Terruso, in un percorso che incrocia le diverse età del poeta cileno e della sua amante.
Il teatro di Beckett torna protagonista anche quest’anno per proseguire il lavoro avviato con Giorni felici: "L’ultimo nastro di Krapp/Quella volta" (18 ottobre/10 novembre) è una sperimentazione sul suono e sull’ascolto, un viaggio nei ricordi e nel tempo che Francesco Frongia affida all’interpretazione di Ferdinando Bruni. Con "La collezionista" (9 gennaio/2 febbraio) va invece in scena un nuovo, spiazzante racconto teatrale sull’arte contemporanea, come era stato per il long seller "Rosso" sul pittore Rothko. Il ruolo della protagonista, ispirato alla figura di Peggy Guggenheim, a Ida Marinelli, in scena con Marco Bonadei, Barbara Mazzi e Angelo Tronca.
"Safari pomodoro. Una stand-up tragedy" (8 novembre/1 dicembre), progetto sostenuto dal Bando Per chi crea 2023, è anch’esso nato in seno all’Elfo, da un’idea di Michele Costabile che ha coinvolto per la drammaturgia il giovane Nicolò Sordo. Diretto da Elio De Capitani e Alessandro Frigerio, prende spunto dall’esperienza dello stesso Costabile in una fabbrica per la lavorazione dei pomodori: un tragicomico safari nella jungla della precarietà. "Io sono il vento" (8/30 maggio) di Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023, è una novità diretta da Marco Bonadei, in scena insieme ad Angelo Di Genio, che accompagnano lo spettatore in un viaggio onirico e misterioso.
Anche nel 2025 l’Elfo è al fianco di Invisibile Kollettivo (Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman) insieme al Teatro Stabile di Brescia, per una novità che parte da un classico come "Il teatro comico di Goldoni" (18 marzo/13 aprile), riscritto e attualizzato da Valentina Diana. In scena una compagnia di oggi alle prese con prove, entusiasmi, paure, ripicche. Continuativa è anche la collaborazione con le accademie teatrali per rafforzare l’impegno verso gli artisti di domani: "L’isola di Arturo", dal romanzo della Morante (14/26 gennaio), viene messo in scena da Andrea Lucchetta (già presente all’Elfo nella scorsa stagione con "Shame culture") e prodotto con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, come anche "L’ereditiera" (19 febbraio/2 marzo) diretto da Fabio Faliero. A fine stagione torna all’Elfo anche la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi per presentare la rassegna Teste inedite.
Sul fronte delle ospitalità la stagione è più che mai articolata e ricca, segnata da un attesissimo debutto, quello di Alessandro Bergonzoni, che presenta all’Elfo il nuovo spettacolo, dal titolo ancora in via di definizione (19 novembre/1 dicembre). Novità sono proposte dalla regista Giorgina Pi, in arrivo con "Roberto Zucco" di Koltès (12/17 novembre), da Arturo Cirillo con "Don Giovanni" (3/8 dicembre) e da Filippo Dini con "I parenti terribili di Cocteau" (7/12 gennaio). Tra gli artisti più amati dal pubblico milanese si segnala il ritorno dell’immancabile duo Rezza/Mastrella, che ripropone il cult "Fratto X" (il 31 dicembre con una serata speciale che prevede un’asta "al buio"), di Giuliana Musso con due spettacoli, "La scimmia" e "Dentro. Una storia vera, se volete" (11/16 febbraio) e di Ottavia Piccolo con "Matteotti (anatomia di un fascismo)" di Stefano Massini, uno spettacolo più che mai necessario. E tornano all’Elfo gruppi che hanno segnato la storia teatrale di questi decenni come il Teatro delle Albe con la novità "Lettere a Bernini", nell’interpretazione di Marco Cacciola (4/9 febbraio) e Teatrino Giullare con "Alla meta" di Thomas Bernhard (4/9 febbraio).
Due protagoniste della scena comica italiana sono in arrivo sui nostri palchi: Caterina Guzzanti che riflette sulla coppia con sguardo femminile con il suo testo "Secondo lei" e Marina Massironi che, con Gianfelice Imparato e Valerio Santoro, propone "Il malloppo" (11/16 marzo), dark comedy di Joe Orton dai toni farseschi e dall’ironia dissacrante. C’è uno spazio per la comicità anche in apertura di stagione: Alice Redini e Loris Fabiani sono i protagonisti dell’imprevedibile stanD-UO comedy "Alice & Loris" (15/20 ottobre). È uno scontro, una lotta all’interno della coppia, ma di tutt’altro segno, anche quello proposto da Alessandro Federico in "Stitching", testo di Anthony Neilson (22 /27 ottobre). Mentre nasce invece dall’incontro artistico tra la musica live di Ivo Parlati e il mondo creativo di Nadia Baldi "Rumore di fondo" (14/18 aprile), protagonista Gea Martire.
Non solo novità nel cartellone 2024/2025 ma riproposizioni del repertorio più interessante e gli spettacoli che mettono sotto ai riflettori temi pregnanti. Torna dunque in scena "Dedalo e Icaro" di Tindaro Granata, spettacolo del Teatro dell’Elfo e di Eco di Fondo (20 novembre/8 dicembre) dedicato al delicato tema dell’autismo, "Tutto quello che volevo" di Cinzia Spanò, un successo che approda sul palco della sala Shakespeare (11/15 dicembre), "In quelle tenebre" regia Rosario Tedesco per il Giorno della Memoria, "Peter PⒶnk" di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia (12/30 marzo) con Corinna Agustoni, Maria Caggianelli Villani, Luca Toracca e la ciurma di "Moby Dick alla prova", capitanata da Elio De Capitani, in scena il 7 marzo al Teatro Civico di Rho e impegnata in tour.
Da vedere o rivedere anche alcuni importanti spettacoli già passati nelle stagioni di altri teatri milanesi, a partire da "Re Lear è morto a Mosca" di César Brie (3/15 giugno), coproduzione con Isola del teatro e Campo Teatrale dove aveva debuttato. In arrivo anche Le supplici per la regia Serena Sinigaglia (18/23 marzo), "La ferocia" di VicoQuartoMazzini dal romanzo di Nicola Lagioia (8/13 aprile), "Ausmerzen, vite indegne di essere vissut"e diretto da Renato Sarti (6/11 maggio). E ancora "Love-lies-bleeding" (11/16 marzo) di Phoebe Zeitgeist e "Psycho killer" di Corrado Accordino (10/15 dicembre). Per il terzo anno consecutivo ospitiamo il progetto di teatro partecipato firmato da Marta Marangoni ("The Mary Shelley picture show" 12/13 giugno) che coinvolge 80 cittadinə di diversa età, abilità, provenienza, genere e possibilità.
In coincidenza con il mese del Pride tornano in scena due monologhi: "Road Movie" di Godfrey Hamilton (4/20 giugno), affidato al talento di Angelo Di Genio, e "Il martedì al Monoprix" di Emmanuel Darley (9/20 giugno), che Enzo Curcurù aveva presentato a Nuove storie. Mentre nelle sale più grandi arrivano "Le troiane, la guerra e i maschi" di Marcela Serli (16/19 giugno) e "Il giardino delle ciliegie", spettacolo cult delle Nina’s Drag Queens (17/20 giugno).
Un’attenzione speciale quest’anno è dedicata al pubblico dei più piccoli e ai loro genitori. Due di questi sono ormai dei "classici", ideati da Elena Russo Arman: "Shakespeare a merenda" (16/17 novembre e 1/2 marzo) da quest’anno affidato all’interpretazione di Maria Caggianelli Villani e "Leonardo, che genio!" (9/12, 18/19, 25/26 gennaio) spettacolo pop-up che vede invece in scena l’autrice e demiurga del libro-scenografia. Il terzo è "Rumori nascosti" (27 /31 dicembre), una fiaba, un abito-storia, una casa di bambola di Emanuela Dall’Aglio, mentre il quarto l’applaudito "O.Z. storia di un’emigrazione" di Eco di fondo (6 aprile).