Dall’1 al 3 luglio nei giardini e nel parco della settecentesca e maestosa Villa Arconati - FAR alle porte di Milano
© Delfino DSI
Dall'1 al 3 luglio torna Terraforma, il visionario festival e che esplora lo spazio interdimensionale fra l’elettronica sperimentale, le forme più avanzate dell’arte contemporanea, le evoluzioni teoriche dell’architettura e i nuovi orizzonti della sostenibilità ambientale. Giunto alla settima edizione, prodotto da Threes Productions in collaborazione con la Fondazione Augusto Rancilio e con il sostegno di Bottega Veneta, il festival anche quest’anno si svolge nei giardini e nel parco della settecentesca e maestosa Villa Arconati - FAR alle porte di Milano, che si trasforma per l’occasione in un luogo sospeso oltre lo spazio e il tempo per accogliere gli artisti più interessanti della scena internazionale e una comunità globale in continua evoluzione.
Un ambiente che non sarà un semplice scenario ma un vero co-protagonista delle performance. A partire da quella multimediale, immersiva e site specific degli Amnesia Scanner che nei meandri del Labirinto di Villa Arconati - FAR daranno vita al progetto AS Unplugged. Da Roma, in collaborazione con Kuboraum, arriva invece il punto di riferimento della techno capitolina, Simona Calvani aka Dj Red, resident del GOA club ed esponente di spicco di Ultrabeat, che farà ballare tutti con un set spaziale generatore di paesaggi sonori ora oscuri, ora eterei.
Di nuovo all’interno del Labirinto, il pubblico di Terraforma potrà prendere parte a un’altra “cerimonia iniziatica”, quella di Higher Intelligence Agency, agenzia fondata negli anni 90 a Birmingham da Bobby Bird, un vero innovatore dell’IDM (Intelligence Dance Music). Al festival HIA promette un viaggio onirico fra le sonorità dei primi album e quelle degli ultimi lavori.
Tra i protagonisti, le sonorità granulari degli inglesi Autechre, l’afro-trance dell’ivoriana Crystalmess, l’imprevedibile sound dell’olandese Dj Marcelle, il dancefloor infuocato dell’angolano Dj Nigga Fox, la diva fluida e apolide Lafawndah, l’inedita joint venture fra l’africana MC Yallahe il francese Debmaster. E poi ancora il crossover alternativo dei londinesi Moin, il duo radicale formato dal milanese Nicola Ratti e il giapponese MA, i ritmi carnevaleschi dei brasiliani Teto Preto, la performance celebrativa del progetto Voices from the Lake, oltre alla presenza degli storici resident del festival Paquita Gordon e Donato Dozzy.
Si è poi aggiunto uno dei pionieri della techno teutonica, Mark Ernestus che insieme a dodici musicisti senegalesi di sabar (strumento tradizionale delle popolazioni Wolof) sarà l’artefice di una vera e propria sbornia musicale collettiva, fra improvvise accelerazioni techno e bruschi rallentamenti di matrice dub. Attesissima anche la super eclettica maratona sonora firmata da Plo Man, dj canadese di base a Berlino titolare della label Acting Press mentre l’italiano Lorenzo Senni, di casa a Terraforma, presenterà in anteprima il nuovo progetto strumentale Common People, nato dalla collaborazione con Francesco Fantini e l’islandese Jófríður Ákadóttir, che spazia dai suoni di stampo shoegaze all'hardcore anni 90, passando per la musica elettronica più eterea.