Avrebbe dovuto chiudere il festival di Cannes con il suo film "L'uomo che uccise Don Chisciotte" su cui pende una diatriba giudiziaria
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Un ictus - non grave - ha colpito a Londra Terry Gilliam che adesso dovrà rinunciare definitivamente a presenziare a Cannes. Il regista britannico ex Monty Python avrebbe dovuto chiudere il festival con il suo film "L'uomo che uccise Don Chisciotte", su cui però pende la decisione del tribunale di Parigi. Il produttore del film, Paulo Branco, vorrebbe farlo vietare dopo una lunga disputa finanziaria.
Branco afferma di detenere i diritti sulla pellicola. Se il regista sembra, stando alle notizie che giungono frammentarie, fuori pericolo, il suo film - una pellicola che sembra "maledetta" e che Gilliam tentava di girare da 20 anni - è più che mai in alto mare. I medici sono molto scettici su una ripresa veloce, o tale da consentire al regista di essere a Cannes fra 10 giorni. Branco e la sua società Alfama Films hanno chiesto alla giustizia di vietare la proiezione, prevista per sabato 19 maggio.
Quanto alla direzione del festival, la posizione è stata subito chiara e si è schierato al fianco del regista: "Il Festival di Cannes ha come missione di scegliere le opere su criteri puramente artistici e una selezione deve essere fatta innanzitutto d'accordo con il regista del film - hanno fatto sapere Pierre Lescure e Thierry Fremaux, presidente e delegato generale - così abbiamo fatto. Eravamo al corrente dei possibili ricorsi e dei rischi che correvamo, in una situazione già incontrata in passato". Il Festival ha accusato Branco di "intimidazioni e affermazioni diffamatorie che sono ridicole e grottesche". Cannes "rispetterà la decisione del giudice", ma "rimane al fianco dei registi, nella fattispecie di Terry Gilliam".