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Nelle sale dal 23 gennaio il biopic di James Mangold che racconta gli esordi della carriera del cantautore americano
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Un ragazzo smilzo, schivo, inafferrabile, per niente timido, e già consapevole del suo genio. E' il giovane Bob Dylan, che arriva nella New York primi anni 60, interpretato da Timothée Chalamet e raccontato da James Mangold in "A Complete Unknown", biopic in sala dal 23 gennaio. Il titolo è un verso delle canzoni più conosciute del cantautore, "Like A Rolling Stone", "un completo sconosciuto, come un sasso che rotola via". Chalamet, che nel film è corpo e voce, canta e suona la chitarra, ha raccontato che per entrare nel personaggio ha dedicato cinque anni e mezzo: "Lui non aveva archetipi, miti che voleva inseguire, man mano che andava avanti diventava quello che voleva essere. In questo, anche se in un ambiente diverso, mi identifico un po' in lui".
New York, primi anni ‘60. Sullo sfondo di una vibrante scena musicale e di tumultuosi sconvolgimenti culturali, un enigmatico diciannovenne del Minnesota arriva nel West Village con la sua chitarra e un talento rivoluzionario, destinato a cambiare il corso della musica americana. Mentre stringe i suoi legami più profondi durante l’ascesa verso la fama, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, compie una scelta controversa che risuona culturalmente in tutto il mondo
Il film, che trae ispirazione dal libro "Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica" di Elijah Wald, racconta gli esordi della carriera di Bob Dylan, dall'arrivo nella Grande Mela per portare una canzone al mito dei cantautori americani, Woody Guthrie, ricoverato in gravissime condizioni in ospedale, alla svolta dalla musica folk acustica al rock elettrico, al Newport Folk Festival del 1965. "Essere Bob Dylan è stato un dono, un grande insegnamento per me come attore e come essere umano. L'ho studiato per più di 5 anni", ammette Timothée Chalamet. La colonna sonora, interamente interpretata da lui, uscirà in versione vinile il 24 gennaio e in cd il 28 febbraio. "Aspetto solo l'endorsement di Francesco Totti per la mia interpretazione di Bob Dylan". Ha dichiarato l'attore, tifosissimo della Roma. Parlando del cantautore di Duluth, l'interprete di film come "Chiamami col tuo nome" e "Dune", seguitissimo dai ragazzi, ha spiegato: "La più grande lezione che un giovane può apprendere da Dylan è cercare la propria strada attraverso l’autocreazione, non sentirsi limitati da ciò che appare come limitante".
James Mangold, regista di "Walk the line" e Logan", ha sottolineato: "Per me c'era un solo modo per realizzare questo film, avere attori che fossero profondamente talentuosi da poter incarnare le personalità di certi artisti. E per fare questo, dovevano essere in grado di cantare le canzoni... Non volevamo sostituire la potenza, la bellezza e la meraviglia di quello che già esiste, ma piuttosto celebrarla. Siccome viviamo in un periodo di anestesia totale, il nostro obiettivo era quello di non anestetizzare il pubblico". Il regista ha spiegato: "Mi sono documentato moltissimo, io volevo trovare la verità, ho ricreato quello che realmente è successo prima che questa persona diventasse super famosa".
Timothée Chalamet interpreta il leggendario artista, portando sul grande schermo il carisma dell'icona musicale. Accanto a lui, l'attrice statunitense Monica Barbaro assume il ruolo di Joan Baez, celebre cantautrice e attivista, nonché figura chiave nella vita di Dylan. Elle Fanning interpreta Sylvie Russo, aggiungendo profondità alla narrazione con un personaggio che riflette importanti dinamiche personali. Edward Norton dà vita a Pete Seeger, icona del folk e sostenitore delle cause sociali, mentre Boyd Holbrook veste i panni di Johnny Cash, un'altra figura simbolo della musica americana.
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