Da "FORREST GUMP" A "CAST WAY"

Tom Hanks, i primi 60 anni del divo di Hollywood

Antidivo per eccellenza, nella sua carriera ha vinto due premi Oscar per nel 1994 per "Philadelphia" e nel 1995 per "Forrest Gump"

09 Lug 2016 - 11:37

Faccia da bravo ragazzo, antidivo per eccellenza, Tom Hanks ha interpretato ruoli di tutti i tipi e per questo a Hollywood lo chiamano "moderno James Stewart". E' stato naufrago in "Cast Way", astronauta in "Apollo 13", capitano tutto d'un pezzo in "Salvate il soldato Ryan", e 'naufrago' ancora in un aeroporto in "The terminal". L'attore, che ha vinto due Oscar nel 1994 per "Philadelphia" e nel 95 per "Forrest Gump", festeggia il 9 luglio 60 anni.

Nato a Concord (California) da Amos Mefford Hanks e da madre infermiera di origini portoghesi, Janet Marylyn Frager, debutta nel 1984, con "Splash - Una sirena a Manhattan" di Ron Howard che lo lancia ad Hollywood. Arrivano poi negli anni Ottanta alcune commedie ("Casa, dolce casa?", "Dirsi addio", "La retata", "Big", "L'erba del vicino", "Turner e il casinaro"), e nel 1990 "Il falò delle vanita'' di Brian De Palma, flop commerciale e di critica.

Nel 1993 è l'avvocato gay ammalato di Aids di Philadelphia di Jonathan Demme, un ruolo che doveva essere di Daniel Day-Lewis e per il quale ha perso ben venti chili. Arriva con questo film il primo Oscar, un Golden Globe, un Orso d'Argento al Festival di Berlino e un MTV Movie Award. L'anno successivo la statuetta è ancora sua (emulando il record di Spencer Tracy) per l'interpretazione del candido geniale idiota di nome Forrest Gump. Il film riceve ben tredici nomination all'Oscar, vincendone sei (miglior film, regia, attore, sceneggiatura non originale, montaggio ed effetti speciali).

Due anni dopo lavora ancora con Ron Howard vestendo i panni dell'astronauta Jim Lovell in "Apollo 13", film non caso ispirato alla missione Apollo 13 del 1970. Nel 1996 l'esordio alla regia con la commedia musicale Music Graffiti e nel 1998 lavora con Steven Spielberg nel film "Salvate il soldato Ryan". Anche qui è pioggia di premi: riceve undici nomination all'Oscar e ne vince cinque: (miglior regia, fotografia, montaggio, sonoro ed effetti sonori). Arriva poi "Cast Away" di Robert Zemeckis dove e' appunto Chuck Noland, agente del servizio espresso Fed Ex che naufraga su un'isola deserta (Golden Globe come miglior attore e quinta candidatura all'Oscar).

Nel 2004, torna a lavorare con Spielberg in "The Terminal", film ispirato alla storia vera del rifugiato iraniano Mehran Nasseri, che nel 1988 visse bloccato nel terminal 1 dell'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle. Veste poi i panni del professore esperto di simboli, ovvero Robert Langdon, sia 2006 che nel 2009, ovvero il protagonista de 'Il codice da Vinci' e 'Angeli e demoni' diretti da Ron Howard). Un ruolo che interpreterà nuovamente in "Inferno". Nel 2015 e' invece protagonista del film "Il ponte delle spie" di Spielberg, film ambientato nel 1960 durante la Guerra Fredda. 

Tra le curiosità su Hanks, che la dice anche lunga sui suoi vizi, l'attore è un appassionato collezionista di macchine per scrivere. Tanto appassionato da far sì che nell'agosto 2014 ha sviluppato una app (l'ha chiamata Hanx Writer) che fa rivivere con l'iPad l'esperienza della scrittura con rumorosi tasti e nastro. Nel 2006 invece è entrato nel Guinness dei primati per essere stato protagonista di sette film consecutivi che hanno ottenuto più di cento milioni di dollari al botteghino statunitense. Non a caso tra i suoi tanti soprannomi c'è anche quello di "Mr.Cash".

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