Il cantautore scozzese si racconta a Tgcom24 mentre è disponibile la versione Deluxe del suo album d'esordio "What a time to be alive"
di Antonella Fagà© Ufficio stampa
La barba e i capelli rossicci, il sorriso sincero, lo sguardo da ragazzone buono e quella voce potente e calda, che lo ha trasformato, in poco tempo, in una vera e propria star da grandi numeri. Per Tom Walker, 28 anni, cantautore scozzese da 1 miliardo e mezzo di stream e oltre un milione di dischi venduti nel mondo il successo è arrivato così, inaspettato negli ultimi due anni: "L'ispirazione per la mia musica la trovo nella mia vita e in quella delle persone che amo...", racconta l'artista a Tgcom24, che lo ha incontrato in occasione dell'uscita dell'edizione Deluxe del suo album d'esordio del 2017 "What a time to be alive".
Un bel regalo di Natale?
Il più bello che potessi desiderare
In una canzone del tuo album "Angels" dici: "It's a long road when you are on your own". Come è stata la tua strada verso questo inaspettato successo? Ti sei sentito solo o sei stato supportato nella tua passione per la musica?
All'inizio è stato difficile e mi sono sentito spesso frustrato. Ho fatto mille lavori prima di cominciare a fare musica sul serio, per lavoro. L’industria musicale è un circolo molto chiuso e se non conosci nessuno non entri. Io non conoscevo nessuno.
Ma sono stato sempre supportato soprattutto dalla mia famiglia. Mia madre capiva quanto amassi suonare e mio padre mi introdusse agli ACDC a nove anni e da allora ho capito che volevo fare quello nella vita. Mio padre amava molto la musica, di tutti i generi ed è per questo che credo di aver imparato ad amare anch'io la musica a 360° e di essere stato influenzato da diversi generi nel mio primo album. Ambedue mio padre e mia madre mi hanno spinto a diventare un musicista.
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La Deluxe Edition contiene 4 brani inediti e le versioni rivisitate delle hit "Leave a Light On" (DOPPIO PLATINO in Italia) e “Just You and I” (PLATINO in Italia). Come li hai scelti?
E' sempre molto difficile fare delle scelte. Mi sono lasciato influenzare dal gusto dei fan. Alcune canzoni le avevo cantate nei live e sapevo che il pubblico avrebbe voluto vederle pubblicate, altri brani non li aveva mai sentiti nessuno. In ogni caso ho scelto quelle in cui credevo di più tra le oltre 120 canzoni che ho nel cassetto.
L’album è stato anticipato dal primo dei 4 inediti “Better half of me”, un brano intimo e intenso, che ha conquistato la Top 5 dell’airplay radiofonico nel Regno Unito. A chi è dedicato?
Ad Annie la mia fidanzata
Nel video della canzone compare un altro Tom Walker, un tuo sosia. Qual è stato il processo che ti ha portato a creare un video così?
E' stata l'idea del "doppelganger", mi sembrava noioso fare un video tradizionale. Il videoclip ufficiale è nato grazie all’incontro con un mio sosia, avvenuto per merito di un tweet di un suo fan. Da qui l’idea di creare una storia in cui vado alla ricerca della “metà migliore di me stesso” sottoponendomi a una serie di test per trovare il “Perfect Tom”.
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Sei alla ricerca davvero di un "Perfect Tom"? E come dovrebbe essere?
Assolutamente no, ma se fosse dovrebbe essere... più atletico
Il successo ti ha cambiato?
Tutto è avvenuto davvero in poco tempo, in pochi anni sono successe un sacco di cose e non so davvero dire se è la fama che mi ha cambiato o se sono io che sono cambiato naturalmente nel corso degli anni. Certo facendo questo lavoro adesso sono spesso in tour, a registrare o in giro ed è diventato più difficile vedere la mia fidanzata, i miei amici, la mia famiglia. Ma sono loro il mio punto fermo. Vedi sto con Annie da quasi 7 anni, da quando nemmeno avevo un lavoro e appena posso vado a trovar ei miei amici. Sono loro a tenermi saldo a me stesso e a farmi restare la stessa persona di quando ho cominciato
In cosa trovi ispirazione per la tua musica?
In tutto ciò che è avvenuto negli ultimi 27 anni della mia vita e in ciò che avviene attorno a me. Tutto l'album, comprese le nuove tracce, è basato sulla mia famiglia, i miei amici e la mia fidanzata. Questo genere di cose sono quelle che mi hanno motivato negli ultimi due anni, ogni sentimento descritto nell'album è reale. Appena ho un po' di tempo cerco di rivedere vecchi amici, relazionarmi con la loro vita, stare con la mia famiglia, la mia fidanzata e da loro prendo spunti per le mie canzoni. Più sto con loro più belle sono le mie canzoni.
Anche il secondo brano inedito "Heartbeats" è una storia vera quindi?
Sì, parlo di tutti quegli amici della mia vita da cui mi sono allontanato senza volerlo, e che ho perso. E li ringrazio perché ognuno ha fatto qualcosa per me e ha rappresentato qualcosa per me e questa canzone è dedicata a loro
La canzone che più ti rappresenta?
Nessuna in particolare e tutte, come dicevo prima una collezione di canzoni che raccontano di me e della mia vita finora. Un mix emozioni e sentimenti che riguardano l'amicizia, la famiglia, l'amore...
Buoni proposti per il nuovo anno, musicali e non?
Dal 21 dicembre al 21 gennaio stacco la spina. Non voglio fare null'altro se non stare con Annie, i miei amici, la mia famiglia. Poi dal 22 gennaio mi metto al computer per comporre il nuovo album.
Hai all'attivo alcune importanti collaborazioni, con Zara Larsson e Marco Mengoni ad esempio, pensi di volerne anche nel nuovo disco?
Non voglio che sia influenzato da collaborazioni e feat. Prima lo compongo e poi chiamerò qualcuno a collaborare con me.
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