Fotogallery - Tony Bennett, uno dei più grandi crooner di sempre
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Il tesoro appartenuto al crooner americano sarà messi in vendita il 18 aprile da Julien’s Auctions a New York
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Alcuni dei cimeli appartenuti a Tony Bennett andranno all'asta il 18 e 19 aprile a New York. La vendita "Tony Bennett: A Life Well Lived", è organizzata dalla Julien's Auctions ed è un omaggio all'eredità del crooner scomparso nel 2023 a 96 anni. Il tesoro di oggetti include rarità indirizzate a lui da star come Lady Gaga, Amy Winehouse, Madonna, Martin Scorsese, Robert De Niro, Quincy Jones e Barbra Streisand, tra gli altri.
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Tra gli oggetti ci sono anche suoi dipinti originali e sketch, degli spartiti musicali firmati da Amy Winehouse e Lady Gaga, una lettera di apprezzamento da parte di Martin Luther King Jr. dopo la sua partecipazione alla marcia per i diritti civili del 1965 da Selma a Montgomery in Alabama. È stimata tra i 20 e i 30mila dollari. Datata 5 aprile 1965, in essa, King parla della storica marcia e ringrazia Bennett per aver cantato per i manifestanti e, citando il suo "buon amico, Harry Belafonte", che ha raccontato a King della difficoltà che il crooner ha avuto nel riorganizzare il suo programma per esibirsi.
C'è inoltre un Rolex in oro e diamanti stimato fino a 35mila dollari e ancora uno scambio di lettere con alcuni presidenti degli Stati Uniti. Alcune di queste lettere furono inviate per il suo 75esimo compleanno nel 2001. "Io e Hillary - si legge in un biglietto scritto da Bill Clinton - siamo grati per la tua amicizia. Ho avuto molti privilegi da presidente, tra questi l'opportunità di vederti esibire in diverse occasioni indimenticabili". Gli archivi includono anche i microfoni degli spettacoli dal vivo di Benett e i dipinti che lo stesso artista ha collezionato e creato da solo, e persino un campanello della funivia di San Francisco che gli è stato regalato dopo aver sostenuto la campagna dell'allora sindaco Dianne Feinstein.
"È incredibile avere l'opportunità di vedere tutti questi oggetti in una collezione come questa, che rappresentano la vita straordinaria di Tony Bennett, ma anche una parte della nostra storia americana condivisa", ha detto Danny Bennett, figlio e manager dell'artista. “Al di là della sua eredità musicale, che non ha eguali e continuerà a rimanere rilevante, la sua vita di impegno positivo ha avuto un impatto su così tante persone ed eventi. Ha fatto tutto con tale abilità artistica, compassione e integrità che è una testimonianza della persona straordinaria che era ogni giorno".
In centinaia di concerti e date nei club e più di 150 registrazioni, Bennett è stato una sorta di custode della classica canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein e altri. Era l'ultimo grande crooner americano, dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como. Di lui Frank Sinatra, in un'intervista alla rivista "Life" del 1965, disse che era "il miglior cantante del settore. Mi entusiasma quando lo guardo. Mi commuove. È il cantante che riesce a trasmettere ciò che il compositore ha in mente, e probabilmente anche un po' di più". Non solo è sopravvissuto all'ascesa della musica rock, ma ha resistito così a lungo e cosi' bene che ha guadagnato nuovi fan e collaboratori, alcuni abbastanza giovani da essere suoi nipoti. Nel 2014, all'età di 88 anni, Bennett ha battuto il proprio record come artista vivente più anziano con un album n. 1 nella classifica Billboard 200 per "Cheek to Cheek", il suo progetto di duetti con Lady Gaga. Il cantante è morto a 96 anni e dal 2016 soffriva di morbo di Alzheimer. Nel 2021, dopo l'ultima esibizione pubblica al Radio City Music Hall, insieme a Lady Gaga con la quale ha registrato due album, Bennett aveva annunciato l'addio alle scene.
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