Dal 18 ottobre al 17 dicembre in cartellone proposte provenienti da geografie diverse con Romeo Castellucci in veste di Grand Invité
© Eva Castellucci
La stagione 2022 di Triennale Milano Teatro sceglie di ritornare al teatro in una dimensione più intima e raccolta, per riflettere sulla sua natura di dispositivo, sul suo senso e sulla sua funzione. Mantenendo aperti gli occhi sul mondo, il teatro accoglie proposte provenienti da geografie diverse: dall’Ungheria di Kornél Mundruczó / Proton Theatre alla Francia (e alla Spagna) di François Chaignaud e Nino Laisné, dal Giappone di Saburo Teshigawara e Rihoko Sato agli Stati Uniti di Trajal Harrell, fino ovviamente all’Italia di Deflorian/Tagliarini, Valentino Villa e Michele Di Stefano con i suoi mk. Quella che prende il via il 18 ottobre è la seconda stagione che coinvolge Romeo Castellucci in veste di Grand Invité di Triennale Milano (per il quadriennio 2021-2024) che proporrà due appuntamenti speciali.
La Presidente di Triennale Milano Teatro Paola Dubini ha spiegato: "Per il nostro teatro una delle sfide più grandi è quella di continuare a essere un luogo naturale di confronto tra generazioni, un luogo aperto, che accoglie, capace al contempo di rilanciare la sperimentazione e di tutelare la memoria. La Stagione 2022 rispecchia il respiro internazionale e inclusivo del nostro teatro, con un’attenzione ai giovani e alle comunità internazionali".
La stagione prende il via martedì 18 ottobre con un ritorno: "Romances inciertos, un autre Orlando" di François Chaignaud e Nino Laisné, un autentico mosaico di musiche, canti e danze, sospeso tra concerto, balletto d’opera ed esibizione vocale, interpretato in tre figure androgine da Chaignaud e accompagnato dalla musica live di quattro solisti barocchi (fino al 20 ottobre). Dal 19 al 23 ottobre è il turno di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini (artisti associati di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024), che con la performance "Sovrimpressioni" completano il loro viaggio intorno al film Ginger e Fred di Federico Fellini, una riflessione dolce sulla fragilità umana che riesce a restituirci tutta la magia del cinema del grande maestro.
Domenica 23 ottobre la serata speciale curata da Romeo Castellucci, "L’atto di vedere con i propri occhi", ciclo di proiezioni cinematografiche selezionate personalmente dall’artista cesenate che ci introduce ai riferimenti e all’immaginario visivo del Grand Invité. Dal 5 al 20 novembre l’altro appuntamento curato da lui è "EL", lavoro realizzato per la 23ª Esposizione Internazionale che si pone in dialogo con domani, azione performativa presentata a maggio come anticipazione dell’Esposizione stessa. L’artista interroga l’ignoto attraverso un’installazione in cui l’elemento meccanico si sostituisce completamente a quello umano.
Arriva per la prima volta a Milano il 26 e 27 novembre grazie il Proton Theatre guidato da Kornél Mundruczó, tra i più interessanti protagonisti della scena teatrale europea e internazionale, con il suo "Winterreise", potente intreccio di drammaturgia, film e musica che racconta il dolore esistenziale di un'umanità dimenticata, rappresentando la dignità degli ultimi. A seguire, a pochi giorni dal debutto nazionale a Romaeuropa è la volta di "Au bord" di Claudine Galea, vero e proprio caso letterario e teatrale (premiato in Francia con il Grand prix de littérature dramatique), nella versione italiana coprodotta da Triennale Milano Teatro e firmata da Valentino Villa, che vede protagonista Monica Piseddu, tra le più apprezzate interpreti del nostro teatro (29-30 novembre).
Il mese di dicembre si apre con la seconda tappa del progetto Piscina Mirabilis, inedita performance-laboratorio aperta ideata da Michele Di Stefano (artista associato di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024) con la sua compagnia mk (2-4 dicembre). Saburo Teshigawara, coreografo e interprete di culto della danza internazionale, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2022, presenta, insieme della sua “musa” e storica collaboratrice, Rihoko Sato, il suo "Adagio" (3-4 dicembre). La chiusura di stagione, dal 15 al 17 dicembre, tocca a un altro ritorno: "Dancer of the Year", spettacolo culto che ha consacrato a livello internazionale il talento di Trajal Harrell, tra i più ammirati e celebrati protagonisti della scena mondiale, che reimmagina la storia della danza contemporanea attraverso coreografie trasgressivamente originali, dando vita a una profonda riflessione sul valore della danza come pratica artistica.