IN TOUR CON RAF

Umberto Tozzi compie 70 anni, buon compleanno al cantautore da 80 milioni di copie vendute

Sui palchi dei teatri italiani con il tour "Due - La nostra storia", in coppia con Raf

05 Mar 2022 - 03:02
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Umberto Tozzi compie 70 anni e per lui il modo migliore di festeggiare questo traguardo è sul palco. Il cantautore torinese sta proseguendo infatti con successo il tour "Due - La nostra storia", in coppia con Raf, nei teatri di tutt'Italia. Ma non è tutto. Ad aprile sarà in Belgio e in autunno in giro per l'Italia ma anche in alcune città all'estero. L'energia non gli manca e l'età che avanza non sembra turbarlo. Mito della musica leggera italiana da 80 milioni di copie vendute grazie a brani diventati famosi in tutto il mondo, Tozzi resta in pista, ora più che mai.

Nato a Torino il 4 marzo 1952 da mamma casalinga e papà guardia notturna, cominciò a suonare la chitarra a 13 anni, nella sala prove dell'oratorio della chiesa Gesù Adolescente, ma le vere prime esperienze musicali cominciarono l'anno dopo, nel 1967, come chitarrista della band del fratello maggiore Franco.

Nel 1968 entrò negli Off Sound, un complesso rock torinese composto da ragazzi giovanissimi, con i quali, nel 1970, debuttò cantando la prima strofa della canzone "Qui". Sempre col fratello Franco, frequentò spesso i locali e gli studi discografici di Torino e di Milano, conoscendo numerosi cantanti dell'epoca, come Patrick Samson, Eugenio Finardi o Enzo Jannacci mentre, con un giovane Adriano Pappalardo, formò un curioso ensemble di 13 elementi. Nel 1973 scrisse, insieme a Damiano Dattoli, la canzone "Un corpo e un'anima", interpretata da Wess e Dori Ghezzi e vincitrice di Canzonissima

Gli anni fra il 1976 e il 1991 sono stati il periodo più fecondo della carriera di Umberto Tozzi. La svolta avvenne infatti per lui dopo il suo incontro, nel 1975, con il paroliere-musicista-produttore Giancarlo Bigazzi, che diede inizio ad un duraturo sodalizio pieno di successi. 
Il debutto da solista nel 1976, con l'album "Donna amante mia": presentato il 27 maggio alla finale del Discoverde di Montecatini, gli valse il secondo posto e l'ammissione al Festivalbar dello stesso anno. 

Umberto Tozzi, una vita di successi

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Il vero successo invece arrivò nel 1977, quando incise "Ti amo", brano che vinse il Festivalbar e rimase al primo posto dei singoli più venduti in Italia senza interruzioni dal 23 luglio al 22 ottobre dello stesso anno (1.147.000 copie vendute in Francia, 8.000.000 in tutto il mondo). "Ti amo" è anche la title-track dell'album "È nell'aria...ti amo", sempre del 1977, pubblicato in tutto il mondo con un buon risultato. Molti critici di musica erano pronti a scommettere che il successo di Tozzi fosse solo un fuoco di paglia. Invece, nel 1978, uscì "Tu", terzo album del cantautore torinese. 

Nel 1979 fu la volta di "Gloria", la quale, dal 1979 al 1984 vendette ben 29 milioni di copie in tutto il mondo e che, da subito, occupò il primo posto nelle classifiche europee.

Le canzoni "Ti amo", "Tu" e "Gloria" diverranno famose in tutto il mondo. Sia "Ti amo" che "Gloria" saranno cantate in inglese da Laura Branigan, che, con la seconda, raggiungerà nel 1983 il primo posto nella classifica dei singoli americani. In Francia, "Ti amo" ottiene un grande successo grazie alla versione francese interpretata da Dalida, mentre in Germania sarà Howard Carpendale a farne una cover. 

Nel 1979 si unì alla giovane friulana Serafina Scialò, dalla quale nel 1983 avrà il suo primo figlio, Nicola Armando. La coppia si separò nel 1984.

Degli anni ottanta è invece il brano "Stella stai", singolo estivo molto orecchiabile, tanto che fu inserito nell'album immediatamente successivo, "Tozzi".

Sempre in questi anni Tozzi cominciò a scrivere, a sei mani, insieme a Bigazzi e Raf, il brano "Si può dare di più", che presentò al Festival di Sanremo 1987, cantato insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, conquistando il primo posto. Il cantautore riconquistò così la platea nazionale, sbaragliando le classifiche di vendita e le programmazioni alla radio. Il brano, oltre che essere inserito nella sua prima raccolta, "Minuti di un'eternità", diventò anche l'inno della Nazionale italiana cantanti, la squadra calcistica benefica fondata da Mogol circa sei anni prima.

In un'epoca in cui i singoli sanremesi vendevano circa 10-15.000 copie, Si può dare di più arrivò a circa 250.000 copie, tra Europa e Giappone, facendo passare l'allora casa discografica CGD dalla cassa integrazione ai doppi turni, per far fronte alle richieste. Lo stesso anno, Tozzi si presentò, insieme a Raf, all'Eurofestival, e i due si classificarono al terzo posto con "Gente di mare", anche questa di successo. Sempre nel 1987, Tozzi lavorò all'album Invisibile, aiutato da Raf nella fase compositiva. L'album tratta temi dal rapporto di coppia ai problemi sociali, come i brani "Al sud" e "Io no", quest'ultimo contro la tossicodipendenza e adottato come sigla di coda del programma televisivo "Il processo del lunedì" di Aldo Biscardi. Contiene inoltre i brani "Se non avessi te" e "Immensamente", singoli di successo usciti anche in versioni a 45 giri.

È del 1988, invece, la pubblicazione del suo secondo disco dal vivo, in collaborazione con Marco Masini, Royal Albert Hall, registrato nell'omonimo teatro londinese il 21 febbraio dello stesso anno, in classifica per diversi mesi. In questo periodo si legò alla nuova compagna Monica Michielotto, già madre di un bimbo, Gianluca, che poi Tozzi ha sempre riconosciuto con affetto come figlio suo.

Monica Michielotto nel 1989 partorì la secondogenita Natasha. Umberto Tozzi e Monica si sposeranno poi nel 1995. I due si sono detti "sì" ben quattro volte, prima in municipio, poi in chiesa e successivamente sulle isole Mauritius e a Montecarlo.
Nel 1991, Tozzi spostò la sua residenza proprio a Montecarlo e nello stesso anno, partecipò nuovamente al Festival di Sanremo con "Gli altri siamo noi", brano che dà il titolo all'omonimo album. Tozzi tuttavia, avrebbe voluto partecipare con il brano "Un adagio per dirti addio" ma, per decisione di Giancarlo Bigazzi, la melodia della stessa canzone fu invece utilizzata per la canzone "Perché lo fai", presentata da Marco Masini nello stesso Festival. Questo scatenò la separazione artistica tra Giancarlo Bigazzi e il cantante torinese, che si prese un periodo di pausa artistica.

Il cantante ritornò nelle classifiche nel 1994, con la vittoria al Festivalbar, con il brano "Io muoio di te", tratto dall'album "Equivocando".

Tozzi ha anche pubblicato un libro nel 2009 "Non solo io, la mia storia".
Molte delle sue hit sono state utilizzate come colonne sonore di film: nel 2013 la sua famosa "Gloria" viene scelta da Martin Scorsese per il suo film "The Wolf of Wall Street" con Leonardo DiCaprio.

Nel 2019, il singolo "Stella stai" viene inserito nella colonna sonora del film "Spider-Man: Far from Home".

Mentre nel 2020 "Ti amo"compare nella puntata "Game over" (la prima della quarta parte, inclusa nella seconda stagione) della serie televisiva Netflix "La casa di carta". Tozzi ha commentato il fatto dicendo che "per chi fa musica non c'è cosa più bella che vedere viaggiare una canzone così lontano e così a lungo". Ed è questo che succede da oltre 40 anni con le sue canzoni. 

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