L'attrice e conduttrice arriva al teatro Manzoni di Milano dal 3 al 20 marzo con "Mi piaci perché sei così" accanto a Gabriele Pignotta e a Tgcom24 parla della coppia 2.0
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Tre mesi nei panni dell'altro per guardare il mondo con gli occhi del partner. E' la terapia di coppia proposta ai due protagonisti di "Mi piace perché sei così", in scena al teatro Manzoni dal 3 al 20 marzo. "Un vero disastro, non può funzionare, l'uomo deve essere uomo, la donna donna...!" dice a Tgcom24 Vanessa Incontrada che, con Gabriele Pignotta, interpreta questa divertente commedia sulle differenze tra uomini e donne.
L'attrice spagnola ci racconta cosa pensa della coppia versione 2.0.
"Mi piaci perché sei così" è una formula che potrebbe funzionare anche nella realtà?
Capire ciò che lega due persone è molto difficile, l'intimità vera di una coppia è qualcosa di molto personale e solo i diretti interessati ne conoscono le dinamiche. Ma io conosco alcune coppie nelle quali tra i due partner esiste una tale complicità alla Vianello-Mondaini, per intenderci, e dove il "Mi piaci perché sei così" viene applicato come modalità per far andare avanti la relazione. Quindi sì, la risposta è che per alcuni può funzionare...
Nello spettacolo di Gabriele Pignotta però non fila proprio tutto liscio...
In realtà Marco e Monica, i due protagonisti della commedia, una volta realizzato di essere entrati in crisi, come quasi ogni coppia del resto prima o poi, tentano il tutto per tutto pur di cercare di salvare la loro relazione. L'esperimento proposto dallo psicologo prevede di mettere i due partner in condizione di vedere il mondo con gli occhi dell'altro. Così lui si dedicherà allo shopping e sarà un fanatico della pulizia, lei starà sdraiata sul divano a guardare le partite in televisione in abiti trasandati. Un vero disastro! Ma tra situazioni bizzarre e divertenti, sorprendenti e in alcuni casi esplosive le cose si aggiusteranno...
Hai un segreto per far funzionare la tua coppia?
Non so se c'è un segreto, so che ci vuole tanta pazienza e tanta capacità di ironizzare su se stessi e sul proprio partner. Ma soprattutto non bisogna mai cercare di cambiare una persona... Ci si può adattare, "aggiustare", come dico sempre io, ma nessuno deve cambiarsi per un'altra persona
Cosa pensi del dibattito sulle unioni civili, sulle adozioni, le coppie di fatto omosessuali e non?
Penso che sia davvero ridicolo che nel 2016 si sia ancora qui a parlare di questi temi, che dovrebbero essere già acquisiti
Come è stato interpretare Monica, il tuo personaggio, e cosa c'è di te in lei?
Monica la conosco molto bene è una donna di tutti i giorni, attiva, crede nella coppia e nell'amore, un po' rompiscatole, molto dolce, ama molto il suo uomo ... Però anche lei entra in crisi, perché prima o poi le coppie entrano sempre in crisi. In comune con lei ho che sono molto "precisina", che mi piace divertirmi, come lei, che sono molto diretta... ma è un personaggio pieno di sfaccettature, come tutti gli esseri umani del resto. Non si può catalogare una persona...
Perché l'escamotage dello scambio di ruoli non funziona proprio alla perfezione tra Monica e Marco?
Io credo che tra uomo e donna i ruoli debbano essere mantenuti. A me piace che l'uomo sia uomo, e che la donna resti donna. L'uomo è cacciatore e la donna... aspetta a casa, non per forza a fare la calza o a pulire naturalmente. Ma non posso accettare che i ruoli vengano meno.
Come sta cambiando il rapporto di coppia...?
La tecnologia ha un grande e grave peso nella perdita di molti valori. Non c'è dubbio che debba andare avanti, ma si sono perse alcune cose importanti, come ad esempio la lettera, le cartoline, la scrittura a mano, che in tempi di mail e telefonini non ci sono più. Io ho conservate tutte le lettere e le cartoline che ho scritto negli anni. Quando torno a casa, a Barcellona, mi estraneo.. vado nella mia stanza, che è rimasta sempre la stessa e mi rileggo queste lettere e mi dispiace che mio figlio non vedrà e non vivrà tutto questo
"Mi piaci perché sei così" è una commedia divertente, tu ti ritieni un'attrice comica?
Io mi ritengo un'attrice camaleontica, sono una trasformista e mi piace trasformarmi... i film ti danno la possibilità di cambiare fisicamente e diventare un'altra credo di essere un'attrice che cambia... ho una parte molto malinconica e quindi posso "sentire" e fare miei anche i ruoli drammatici.
Se dovessi scegliere tra teatro, cinema e tv cosa sceglieresti?
Niente, non farei la scelta, farei un'altra cosa, l'interior design per esempio.
E se non fossi diventata attrice?
Ero molto combattuta tra psicologa infantile e interior design, adesso però sceglierei interior design.
Hai qualche sogno nel cassetto?
Al momento non ho sogni, forse per scaramanzia ... ho un grande desiderio però: avere un po' di tempo libero per riposarmi un pochino e stare con la mia famiglia, dedicarmi ai miei affetti e fare finalmente una vita normale, senza spostarmi di continuo... di avere un po' di sana e normale quotidianità.
PER INFORMAZIONI
Teatro Manzoni
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