Vasco Rossi riceve dal sindaco Sala la pergamena di Milano
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Venerdì 7 giugno inizia la "residency" del rocker di Zocca a San Siro: sette concerti già sold out con tanti ripescaggi dal passato e un occhio al sociale e alla politica
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Vasco Rossi è pronto a prendersi definitivamente Milano. Il Blasco con lo stadio di San Siro ha un rapporto privilegiato ormai dal 1990, anno del suo primo concerto nel catino milanese, ma con i sette show già sold out in programma quest'anno (che porteranno a 36 il totale) potrebbe chiedere una targa celebrativa. D'altra parte la pergamena della città l'ha già ricevuta mercoledì dalle mani del sindaco Beppe Sala, mentre i fan inneggiavano a "Vasco sindaco!". Si parte domani 7 giugno, si replica poi sabato 8, martedì 11, mercoledì 12, sabato 15, mercoledì 19 e giovedì 20.
Vasco ha scaldato i motori qualche giorno fa con la data zero a Bibione, una data a cui hanno assistito più di 25mila spettatori, perché quando si parla del Blasco anche i concerti di "riscaldamento" sono fuori scala. Per questo suo ritorno a San Siro ha preparato una scaletta infarcita di gemme dal passato e con un occhio particolarmente attento all'aspetto sociale e politico. E' un Vasco molto carico da questo punto di vista come ha fatto capire con alcune dichiarazioni durante la cerimonia nella sala Buzzati del palazzo del "Corriere della sera". Il "Komandante" ha annunciato che inserirà il nome "Giorgia" della presidente Meloni, nel testo di "Asilo Republic" dopo la frase "più di prima ci sarà ordine e disciplina". "Sono concetti particolarmente attuali adesso che c'è questa direzione verso un certo tipo di autoritarismo e le libertà vengono derise - ha affermato -. Il problema è questa derisione continua" che è simile "a quella che c'era negli anni 20, io vedo delle somiglianze notevoli".
Quello attuale è un mondo che non piace a Vasco, che pur ha attraversato altri periodi storici critici. "Non dimenticatevi che vengo dagli anni 70, che non era proprio un bel periodo, non c'erano più concerti per il terrorismo - ha detto -. Se in quegli anni mi avessero detto che saremmo arrivati a questo punto, con un rischio nucleare e l'intelligenza artificiale utilizzata per fabbricare fake news, non ci avrei creduto. La guerra dovrebbe diventare un tabù".
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Per questo giro di concerti (dopo le date milanesi sono in programma quattro show allo stadio San Nicola di Bari), nella band id Vasco ci sarà un cambio importante. Infatti alla batteria c'è Donald Renda, che ha preso il posto di Matt Laug, che si è messo a disposizione degli Ac/Dc. Al basso si dividono il compito Andrea Torresani e lo storico Claudio "Gallo" Golinelli, alle chitarre elettriche Vince Pastano e Stef Burns, Antonello D’Urso alla chitarra acustica, Alberto Rocchetti alle tastiere, Andrea Ferrario al sax, Tiziano Bianchi alla tromba e Roberto Solimando al trombone, Roberta Montanari ai cori.
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