CONCERTONE DI CAPODANNO

Anche Vasco Rossi sta con Tony Effe: "Censurare gli artisti non è la soluzione" | Il mondo della musica si schiera

E' bufera social dopo l'esclusione del rapper dalla festa del 31 dicembre organizzata dal Comune di Roma

19 Dic 2024 - 17:18
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Anche Vasco Rossi sta con Tony Effe. In un post, nelle sue storie Instagram, il rocker per eccellenza si è schierato con il rapper "escluso" dalla festa di Capodanno organizzata dal Comune di Roma. “Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione", ha scritto il Blasco: "L’arte deve restare un luogo di espressione, anche quando fa discutere”. 

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Ma Vasco, che di critiche per i testi delle canzoni ne sa qualcosa, è solo l'ultimo in ordine cronologico a schierarsi contro la decisione del Campidoglio, che ha chiesto a Tony Effe di farsi da partee per via dei testi considerati sessisti e violenti. Tutto il mondo della musica sta prendendo posizione, soprattutto dopo che sono arrivati anche i forfait di Mahmood e Mara Sattei, gli altri due artisti che si sarebbero dovuti esibire il 31 dicembre, al concerto di fine anno, adesso addirittura in forse. 
E non c'è dubbio che la posizione sia in appoggio del rapper contro la censura. 

Ecco chi sta con Tony Effe

  Da Gaia, con Tony Effe ha cantato il tormentone dell’estate "Sesso e Samba" a Emma, che in passato ha duettato con il rapper nella canzone "Taxi sulla luna", contenuta nell'album "Souvenir". "Trovo che sia davvero un brutto gesto - ha scritto anche lei in una storia -. Escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona e non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell'arte in generale. Una forma di censura "violenta" - ha proseguito - che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony". 
E poi Noemi che in una storia Instagram ha scritto "Penso che censurare gli artisti non sia la soluzione. L'arte deve restare un luogo di espressione, anche quando fa discutere". 

In campo, in appoggio a Tony Effe, è sceso anche Lazza : "Ogni volta che qualcuno del rap viene infilato in una situazione mainstream si cerca sempre di additarlo per qualcosa o farlo passare per co...ne. Geolier non va bene, è napoletano, canta solo in dialetto. E Geolier ve l’ha messo in quel posto (l’espressione ovviamente è un’altra, ndr). Tony Effe è misogino, è violento e non va bene. E anche Tony Effe ve la metterà in quel posto (idem, ndr). Smettetela di censurare il lavoro degli altri perché non lo ritenete tale e allora cercate delle scuse per darvi ragione, siete voi che non capite". Poi aggiunge:"Odio l’Italia perché si sta bene soltanto se trovi un colpevole".
E poi Giorgia che si unisce alle critiche: "La musica è espressione di libertà di chi la fa ma anche di chi l’ascolta che può scegliere se ascoltarla oppure no. La censura, la storia lo dimostra, non è mai una soluzione ma di solito l’inizio di un tunnel che non porta mai alla luce". 

Levante ha rilanciato il post con cui Mahmood annunciava il suo ritiro dal concerto di Capodanno: "Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura", mentre Simone Cristicchi ha tirato in ballo persino Totò: "C’è una sua frase che la dice lunga: “Non ti piace? E tu non lo guardare”".

Il 2024 è stato l'anno di Tony Effe

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Ma c'è chi rema contro

  E se Povia, che ha comunque manifestato il suo appoggio a Tony Effe, essendo lui stesso stato spesso vittima di censura  e annullamenti di concerti per motivi ideologici, dichiara che prenderebbe lui il posto di Tony Effe al Concertone: "Se mi invitassero? Andrei ovunque, dal palco posso cantare ciò che voglio, fuori dal palco no", Morgan va controcorrente e punta il dito contro il rapper: "Ma chi se ne fot** di Tony Effe? Sia che ci sia, sia che non ci sia, non cambia nulla, non mi sembra un problema grave". 

Anche Vladimir Luxuria ha voluto dire la sua sui social contro Tony Effe: "Quindi da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili, sul body shaming… perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?"
 

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