Il fondatore dei Pink Floyd ha presentato il suo "Roger Waters Us + Them", film-concerto, fuori concorso, con riprese realizzate durante l'ultimo tour
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Fan impazziti in Laguna per l'arrivo di Roger Waters. Il fondatore dei Pink Floyd ha presentato il suo "Roger Waters Us + Them", film-concerto, fuori concorso, con riprese realizzate durante l'ultimo tour. "Questo nuovo film ha un carattere fortemente politico", ha detto l'artista, che non ha mai nascosto il suo impegno sociale da attivista e sul governo italiano ha aggiunto: "Meno male che Salvini se n'è andato. Sono tempi difficili ovunque, c'è un neofascismo in espansione..."
Il film, la riproposizione senza alcun altro intervento, di una tappa del tour mondiale 2017-2018, quella di Amsterdam tra visioni dall'alto dello spettacolare concerto, maiali volanti compresi, e primi piani del pubblico, sarà in sala il 7, 8 e 9 ottobre distribuito da Nexo Digital, ma alla conferenza stampa Waters ha parlato molto più di attualità che di musica. "Dobbiamo rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e iniziare a riparare i danni causati dal neoliberismo", ha sottolineato e poi: "Sono contento che la mia musica raggiunga i giovani. Abbiamo un disperato bisogno che le nuove generazioni siano attaccati alle idee, e non solo ai fottuti iPhone".
"Us + Them" mostra infatti in maniera inequivocabile l'incredibile seguito presso giovani adolescenti che non appartengono certo alla generazione dei Pink Floyd: nel film ci sono tanti primi piani di questi ragazzi che piangono, sanno a memoria le sue canzoni, un rapporto incredibilmente speciale. "E' vero, la maggior parte della musica pop", ha detto all'Ansa Waters: "è completamente priva di significato, di emozioni, di contenuto. I ragazzi riconoscono la verita' in questa mia musica. In ogni generazione ci sono stati i giovani in cerca della strada, del significato delle loro vite, di idee che non siano solo un like sull'iPhone. Quando vedo tante persone chine sullo smartphone mi chiedo: siamo nati per questo? A me sembra una perdita di tempo".
In quanto alla politica italiana non ha dubbi: "Grazie a Dio Salvini se n'è andato", ha detto Waters, che ha attaccato il "nuovo fascismo populista" di politici come Bolsonaro, Trump, Boris Johnson che "stanno distruggendo il mondo" e sui flussi migratori ha rimarcato come "abbiamo evidenze che veniamo tutti dall'Africa, siamo tutti fratelli e sorelle africani". Poi ha lanciato un appello: "I migranti non attraversano il Mediterraneo perché vogliono mangiare la vostra pizza, ma perché sono disperati, salvateli".
E di fronte ad uno dei fondatori dei Pink Floyd che a 76 anni riempie gli stadi del mondo e riesce a parlare a un pubblico mondiale con una musica immortale eppure così contemporanea, anche la retorica della solidarietà, del pacifismo, sembra più accettabile.
"Vorrei ricordare" ha continuato Waters: "che dentro un sistema democratico in Germania in 4 anni Hitler prese il potere. Bisogna mettersi insieme e resistere a chi vuole distruggere questo bellissimo pianeta, a chi controlla le nostre vite". E poi conclude: "Bisogna partire dal rispetto dell'uomo come stabilito nel'48 dopo la seconda guerra mondiale. L'ho sempre scritto nelle mie canzoni e in 50 anni di musica. Dovremmo essere tutti fratelli, costruire muri non serve, nessuno è più schiavo di chi pensa di essere completamente libero".