La kermesse si è aperta con un omaggio al maestro scomparso e con la proiezione della pellicola di Daniele Luchetti
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Tra distanziamento sociale, red carpet vietato al pubblico e presenze ridotte a causa dell'emergenza coronavirus, la 77esima Mostra del Cinema di Venezia ha preso il via. La kermesse ha aperto con una standing ovation per il maestro Ennio Morricone, di cui l'orchestra Roma Sinfonietta diretta dal figlio di Ennio, Andrea Morricone, ha eseguito le musiche di 'C'era una volta in America' e con la proiezione del primo film italiano fuori concorso, 'Lacci' di Daniele Luchetti.
Il film, tratto dal romanzo di Domenico Starnone, per il New York Times uno dei 100 migliori libri del 2017, inizia nella Napoli dei primi anni '80, quando il matrimonio dei due protagonisti Aldo e Vanda entra in crisi dopo che il marito si innamora della giovane Lidia. Trent'anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati.
Nel cast spiccano stelle del cinema italiano come Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini, Linda Caridi e Francesca De Sapio.
Il regista Daniele Luchetti ha portato a Venezia una storia di legami d`amore ma anche un racconto sulla paura, l`odio, la rabbia che portano con se' alcuni
rapporti.
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Per Luchetti "Lacci" è un film sulle forze segrete che ci legano, perché non é solo l`amore a unire le persone, ma anche ciò che resta quando l'amore non c'é più. Un film in cui ci si può identificare con ciascuno dei personaggi, che riguarda tutti noi. "Questo è un copione che ha pochissima trama, la trama si consuma in pochi minuti del film, una coppia si separa, fine della trama; poi è un film composto quasi solamente di azioni dei sentimenti, nessuna scena ha il peso di dover raccontare trama, è sempre un`azione che accade in quel momento ed è anche questa la sfida a cui ci siamo affidati".
Per il protagonista Lo Cascio, i personaggi creano sovrapposizioni con momenti della nostra vita o con quella delle persone intorno a noi.
"Sono personaggi che proprio sentiamo, che ci riguardano e che in alcuni momenti creano strane sovrapposizioni con momenti della nostra vita".
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