L'attrice ha presentato nella sezione "Orizzonti" "BMM - Being My Mom" dedicato al suo rapporto con la mamma scomparsa
In una Roma deserta, una madre e una figlia (interpretate da Alba Rohrwacher e Maayane Conti) on the road con una pesante valigia. Comincia così "BMM - Being My Mom" il corto passato nella sezione "Orizzonti" della 77esima Mostra del Cinema di Venezia, che segna il debutto alla regia di Jasmine Trinca. Il film è dedicato alla madre: "Con lei ho avuto un rapporto complesso madre-figlia, anche se tardivo: sono felice di aver fatto questo oltre che per me anche per lei", ha detto l'attrice.
"Mi sono interessata al tema dello sguardo del regista quando ho visto lavorare Valeria Golino che mi ha diretto in Miele, suo esordio alla regia. Li' ho capito che fare il regista non è tanto questione di tecnica, ma di sguardo. Ho voluto fare la regista non perché sono frustrata come attrice, mestiere che voglio continuare a fare e anzi sono fortunata a fare, cambiando spesso ruoli senza troppi cliché, ma proprio per sperimentare questo sguardo. Mi è piaciuto molto questo esperimento, ho avuto un entusiasmo infantile", ha detto la neo regista.
Nel futuro della Trinca altre esperienze come regista? "Chissà, ma forse mi piacerebbe sviluppare il tema di questo film, quello di madre e figlia, dopo che è stato tanto sfruttato quello dei rapporti tra padre e figlio, quasi un archetipo".
L'attrice è anche tra le protagoniste di "Guida romantica ai posti perduti" di Giorgia Farina, che dopo il passaggio alle Giornate degli Autori sarà in sala a partire dal 24 settembre. E' poi appena stata sul set di Paolo Genovese in "Supereroi" e dopo Venezia sarà impegnata con Stefano Mordini per "La scuola cattolica" dal romanzo di Edoardo Albinati.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI