Due parti, agli antipodi, nelle quali vedremo nella nuova stagione il comico
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Vincenzo Salemme è un attore che cambia sempre pelle. Così non deve stupire se al cinema lo vedremo in due ruoli che sono agli antipodi. Playboy squattrinato pronto a fare una rapina per una buona causa in "Caccia al tesoro" di Carlo Vanzina (esce con Medusa a novembre) e professore gay innamorato di un gigolò (Vinicio Marchioni) ne "Il contagio" di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, tratto dal libro omonimo di Walter Siti, nelle sale a settembre.
"L'inedito ruolo drammatico in Il contagio non l'ho vissuto come una sfida - ha spiegato Salemme a Cinè, Giornate di Cinema di Riccione -. L'attore deve fare il proprio mestiere, il nostro è un lavoro creativo e sono sempre alla ricerca di bei personaggi. Interpreto un professore che poi è l'alter ego di Walter Siti, una sorta di Pasolini di oggi, osservatore e narratore degli altri personaggi che appartengono a un mondo totalmente diverso dal suo. Li 'contagia' e si fa contagiare, è un film potentissimo".
Si torna invece nel terreno della commedia con "Caccia al tesoro", dove lo affiancano nel piano di rubare un gioiello del tesoro di San Gennaro, altri 'disgraziati' interpretati da Carlo Buccirosso, Max Tortora e Christiane Filangeri. Visto il tema non si può non pensare a Operazione San Gennaro di Dino Risi: "I fratelli Vanzina conoscevano bene Risi e nel nostro film gli rendono omaggio. Ad esempio in una scena sono sulla terrazza di Dudù (il personaggio interpretato in Operazione San Gennaro da Nino Manfredi, ndr) ma Caccia al tesoro non è un remake".