L'INTERVISTA

Vladimir Luxuria "sbarca" a teatro con "Princesa": "Storia di Fernanda, nato Fernandinho, che cercava l'amore..."

L'attrice, conduttrice, attivista ed ex parlamentare apre "Il viaggio continua", programmazione estiva (da giugno a settembre) del Teatro Franco Parenti di Milano ai Bagni Misteriosi

di Antonella Fagà
19 Giu 2024 - 11:34
 © Ufficio stampa

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Vladimir Luxuria "sbarca" a teatro con "Princesa". Dopo la conduzione de "'L'Isola dei Famosi", l'attrice, opinionista, scrittrice, ex parlamentare e attivista del movimento LGBTQIA+, apre la programmazione estiva, mercoledì 19 giugno, del Teatro Franco Parenti di Milano, ai Bagni Misteriosi. "E' la storia di Fernanda, nato Fernandinho, che cercava l'amore e inseguiva un sogno", così racconta Luxuria a Tgcom24, parlando dello spettacolo.
 

E "Princesa" è infatti l'appassionata storia vera di Fernanda Farias De Albuquerque, nata Fernando nella più povera campagna brasiliana, abusata a otto anni e cresciuta senza padre, che già da piccola non si riconosce nel suo corpo e desidera essere altro. 
Cantata anche da Fabrizio De Andrè nella sua celebre canzone dell'album "Anime Salve", "Princesa" è diventata uno spettacolo teatrale scritto e diretto da Fabrizio Coniglio, che ha estratto la storia di Fernanda dalle pagine della sua autobiografia (che lei stessa ha scritto con Maurizio Iannelli durante un comune periodo nel carcere di Rebibbia) per tracciarne un ritratto composto da frammenti di vita e narrato in prima persona. 

Dopo l'avventura all'Isola dei Famosi il ritorno a teatro con un ruolo bellissimo in uno spettacolo di grande spessore...

 
Sì. "Princesa" è la storia di chi insegue un sogno. Ognuno cerca la felicità, ognuno cerca di realizzare se stesso. Per Fernanda, nato Fernandinho in un paese povero della campagna del Brasile, il sogno era quello di diventare Fernanda, Princesa appunto, di trovare il suo Principe Azzurro e vivere felici e contenti.

Ma per realizzare il suo sogno, Princesa ha dovuto combattere contro tanti mostri, quello della violenza sessuale, perché è stato abusato da bambino, quello della discriminazione, e purtroppo il mostro della solitudine, che spesso come effetto ha anche il perdersi prima nell'alcol e poi nella droga, e infine, come se non bastasse, la seropositività.

Lei era partito dal Brasile con una valigia, con poche cose, ma carica di sogni, di speranze, ed è approdata a Milano, dove purtroppo non è riuscita a realizzare il suo sogno: gli unici uomini che ha trovato sono stati uomini che l'hanno sfruttata e l'hanno portata sulla strada. 

Di fronte ad una vita così sfortunata, penso che sia il mio dovere civile e morale restituire quella dignità a Fernanda che non ha avuto.

Come sei approdata a questo personaggio bellissimo, cantato anche da Fabrizio di Andre?

 

Io non ho mai conosciuto personalmente Fernanda, l'ho conosciuta attraverso il libro che è stato scritto su di lei quando era ancora in vita, ho conosciuto Maurizio Iannelli, che era il suo vicino di cella a Rebibbia e ha raccolto le sue testimonianze. Ho letto quel libro e mi è piaciuto moltissimo... ed è piaciuto anche a De Andrè, che con Fossati ha deciso di dedicarle una canzone.

Poi Fernanda è tornata a me, purtroppo quando non era più in vita, attraverso la proposta del regista Fabrizio Coniglio, che ha firmato anche l'adattamento teatrale e che mi ha detto che ero la persona più adatta per interpretare questo personaggio.

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Qual è il messaggio universale di "Princesa"

 
Guarda io penso che tutti abbiamo dei problemi nella vita, possiamo incontrare delle difficoltà, poi c'è chi riesce ad affrontarle, a superarle e chi invece soccombe. Io ho vissuto come Fernanda, ho sperimentato di tutto, dall'insulto alle botte, ma ho avuto la fortuna di avere un carattere forte, di avere anche un sostegno familiare, una solidarietà tra amici. 

Lei invece non è riuscita a superare la violenza che ha incontrato sul suo cammino e alla fine ha deciso di dire addio alla sua vita.
Quindi forse il messaggio che vorrei trasmettere io è: mai più "princese", mai più vittime di quella solitudine che spesso fa finire con un buco di eroina in un braccio, che metaforicamente è la voragine della solitudine. 

Quindi un messaggio sul come sia difficile spesso affrontare da soli determinati percorsi nella vita, questo intendi?

 

Sì, esatto, perché poi lei, oltretutto, veniva dal Brasile, era una migrante e quando è arrivata a Milano non conosceva nessuno, aveva difficoltà con la lingua e questo ovviamente ha creato maggiore difficoltà di una integrazione sociale oltre che affettiva e lavorativa.
Il messaggio è quindi quello di cercare di andare un po' oltre le identità sessuali... andare un po' più dentro e analizzare quello che è l'animo umano. Nel caso delle persone trans un animo umano sicuramente diverso rispetto al dato anagrafico maschile, ovvero un animo più femminile.

Quanto è attuale la storia di questo personaggio oggi? Ci sono ancora tante princese secondo te?

 

Purtroppo sì. Oggi, per fortuna non è più un argomento tabù, vedo che le persone trans sono sempre di più, fanno lavori, dalla cassiera del supermercato al dirigente di azienda, e questo è sicuramente un dato positivo. Vorrei vivere in un mondo in cui dovremmo isolare un'unica categoria, quella delle persone violente, delle persone che si svegliano volendo far sentire in colpa altre persone, che invece semplicemente hanno una identità diversa.

Princesa sognava l'amore, e tu? Tu l'hai sognato e trovato l'amore, ti ritieni fortunata?

 

Sì, Princesa cercava l'amore, hai ragione. Aveva il sogno più, se vuoi, antifemminista di oggi, cioè trovare un uomo, fargli le pulizie, accudirlo, voleva fare la casalinga, questo era il sogno di Princesa. Ha trovato uomini che l'hanno sfruttata, che le hanno tolto i soldi, che l'hanno introdotta alla droga, eccetera. Io ho imparato nella vita a discernere tra le persone vere e le approfittatrici, le opportuniste.
E mi è capitato nel corso della mia vita di vedermi ronzare attorno delle persone che volevano tutt'altro che il mio affetto, cioè, volevano ad esempio essere inserite in alcuni programmi televisivi, come se ne avessi il potere tra l'altro, oppure volevano altro, ma in questo caso io ho sempre preferito amare me stessa innanzitutto.

In cosa speri ancora? Cosa ti auguri e in che cosa invece hai perso la fiducia completamente?

 

Io la fiducia non la perdo mai. Non capisco perché ci sono ancora persone che sono ostili o cattive con me. Mi auguro sempre che prima o poi possano capire e nel caso ritornino indietro sempre troveranno una porta aperta.

Voglio continuare ad avere fiducia nell'umanità, nella generosità degli altri, nella possibilità del cambiamento, nella comprensione, nella convivenza. Poi voglio sempre mantenere l'entusiasmo per le cose che faccio: qualsiasi cosa mi deve sempre servire per crescere, per migliorare, per lavorare in squadra. La popolarità, il successo, i soldi sono un effetto collaterale. 

La direzione artistica del teatro Umberto Giordano di Foggia... ma non solo

 

Sì, quest'anno avrò tre direzioni artistiche: il Lovers Film Festival di Torino, il teatro Umberto Giordano, il teatro della mia città e i Rainbow Awards a Roma l'11 novembre 

I sì e i no della tua esperienza all'"Isola dei famosi"

 

Ho avuto veramente il privilegio di lavorare con grandi professionisti, e ti parlo degli autori, dei vertici Mediaset, della sartoria, del trucco e parrucco, la regia di Cenci... cioè per me partecipare alle riunioni di costruzione di un programma è stata un'occasione di crescita incredibile e ho imparato tantissimo.
Ha ragione Pier Silvio Berlusconi, devo fare ancora esperienza, questo è sicuramente un mio lato su cui devo lavorare di più, se mi si darà la possibilità di farlo. Però era la prima volta che io conducevo un programma in diretta di quattro ore, anche un po' impegnativo, perché ci sono i collegamenti transoceanici, gli imprevisti meteorologici, le reazioni dei naufraghi, la barca che arriva più tardi... 
Quindi devo dire che sono molto contenta del lavoro che ho fatto, anche perché posso dirmi davanti allo specchio che sono comunque in grado di cominciare e finire un impegno lavorativo così importante, soprattutto poi quando le persone ti dicono 'è stato bello lavorare con te'. Poi certo gli ascolti non sono stati al 100% gratificanti, e questo ovviamente mi dispiace, però il bilancio è tutto positivo. 
Sottolineano gli ascolti al 12%, ma mi è venuto da sorridere perché è stata l'unica puntata e dovrebbero anche dire che dall'altra parte c'era la partita con l'Atlanta. Abbiamo fatto anche il 20%, il 18%... insomma per me c'è stato un po' un accanimento mediatico. 
Ma sì dai comunque, se sopravvivono loro sull'isola, sopravviverò pure io. E poi ci sono anche i complimenti della gente per strada a cui è piaciuta anche l'eleganza, l'impegno e alle critiche social che mi dicono di ogni, io preferisco la vita reale delle persone che incontro in carne e ossa. 

Teatro e poi di nuova televisione? Cosa ti piacerebbe fare?

 

 Adesso mi sono preso un periodo di pausa fino a settembre, un po' perché voglio farmi un po' di vacanza, un po' perché mi sto dedicando a queste date di "Princesa". Questo è il periodo di palinsesti, aspettiamo le proposte, sono sempre pronta ad accettare chi ha fiducia in me.
 

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