"Accetto e rispetto la decisione": è stato il commento a caldo della star di Hollywood, che si era scusata in pubblico
Will Smith è stato bandito per 10 anni da qualsiasi evento dell'Academy, a causa dell'aggressione nei confronti di Chris Rock durante la notte degli Oscar, dopo una battuta infelice del presentatore nei confronti della moglie di Smith. Lo ha deciso l'Academy che si è riunita per discutere dell'azione disciplinare contro l'attore. Smith si era scusato pubblicamente per il suo gesto e avevo dato le dimissioni dall'Academy la scorsa settimana. "Accetto e rispetto la decisione": è stato il commento a caldo della star di Hollywood.
Il Board ha comunque deciso di non revocare l'Oscar vinto dall'attore il 27 marzo per il ruolo del padre delle sorelle Williams nel film "King Richard - Una famiglia vincente". L'interprete potrà inoltre essere candidato in futuro e vincere altre statuette: questo potrebbe accadere già il prossimo anno se gli studi Apple non si sfileranno dal suo prossimo progetto, il thriller sulla schiavitù "Emancipation" diretto da Antoine Fuqua, che dovrebbe uscire nei prossimi mesi.
Le dimissioni di Smith - Smith si era dimesso il primo aprile dall'Academy, spuntando in questo modo l'arma che i 54 Governatori del massimo organo di governo di Hollywood avevano in tasca per punirlo di aver guastato la serata più importante dell'anno per il cinema americano.
Riunione via zoom - I membri del Board, tra questi luminari di Hollywood come Steven Spielberg, Whoopy Goldberg, Laura Dern, Ava DuVernay e Rita Wilson, si erano riuniti in sessione di emergenza via Zoom per deliberare come punire la violazione degli standard di condotta interna emanati sulla scia dello scandalo delle molestie sessuali di Harvey Weinstein. Alla vigilia della riunione erano circolate voci di una spaccatura tra i Governatori sull'opportunità di revocare il premio a Smith, ma questa strada è apparsa presto non percorribile anche alla luce del fatto che la stessa misura non è mai stata presa: né per l'ex boss della Miramax, condannato a 23 anni per aggressioni e stupri, né per il regista Roman Polanski, latitante in Francia dal 1978 per timore di finire dietro le sbarre per un caso di violenza sessuale su una minore.
Le scuse dell'Accademy - Nel pronunciarsi contro Will Smith, l'Academy si è a sua volta cospersa il capo di cenere: "Durante la diretta non abbiamo affrontato la situazione come avremmo dovuto. Per questo ci scusiamo. Sarebbe stata l'opportunità per dare un esempio ai nostri ospiti e ai nostri spettatori, ma abbiamo fallito, rimanendo impreparati di fronte a un fatto senza precedenti".