NESSUNA NOTIZIA DA 10 ANNI

Ylenia Carrisi, il Tribunale di Brindisi dichiara la morte presunta

Il ricorso era stato presentato dal padre Al Bano

18 Dic 2014 - 09:38
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E' stata dichiarata il primo dicembre scorso con sentenza del Tribunale di Brindisi la morte presunta di Ylenia Maria Sole Carrisi, la figlia del cantante Al Bano e di Romina Power, scomparsa inspiegabilmente il 31 dicembre del 1994 a New Orleans, negli Usa. Il ricorso presentato dallo stesso Al Bano, curato dall'avvocato Sandro Caforio, risale al novembre del 2012. La sentenza può essere pronunciata dopo l'assenza di notizie per 10 anni.

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Si chiude così, da un punto di vista giuridico, un caso che è rimasto avvolto del mistero per vent'anni. Nel giugno del 2011 era stata diffusa la notizia su un settimanale tedesco della presunta riapertura delle indagini e di una tesi secondo cui la donna si trovasse in realtà in convento. L'unica testimonianza utile alla polizia americana fu quella del guardiano dell'Acquario Comunale di New Orleans raccontò di aver visto una donna che rispecchiava l'identikit di Ylenia buttarsi nel fiume Mississippi. Nessun corpo fu mai ritrovato.

Il tribunale aveva disposto la pubblicazione, come per prassi, dell'avviso con il quale si dava notizia dell'avvenuta richiesta di un familiare. Veniva indicata la data di nascita, il luogo della scomparsa e l'ultima residenza, in contrada Bosco, a Cellino San Marco (Brindisi). Nessuno ha nel frattempo risposto all'invito "a chiunque abbia notizie a farle pervenire entro sei mesi dall'ultima pubblicazione".

Si è poi celebrata nelle scorse settimane una udienza nel corso della quale tutte le persone coinvolte, e cioè i familiari della scomparsa, avrebbero potuto produrre osservazioni riguardo alla procedura.

La sentenza può essere pronunciata dopo l'assenza di notizie per un periodo di dieci anni. L'istituto della morte presunta produce gli stessi effetti della morte della persona fisica, ed è rilevante in termini di successione e per statuire come ripartire le eredità. Cesserebbero di avere effetto gli effetti della morte presunta nel caso in cui la persona in questione venga torni a dare qualche cenno della propria esistenza in vita.

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