ALLE TERME DI CARACALLA

Zucchero, il suo World Wild Tour è partito col botto e adesso tocca a Reggio Emilia

Il 9 e il 10 giugno sarà alla RCF Arena della sua città con "Diavolo in Re", due concerti unici in cui ripercorrerà la sua quarantennale carriera di grandi successi con le sue hit più celebri

02 Giu 2023 - 02:45
 © Daniele Barraco

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Il World Wild Tour di Zucchero è partito col botto e adesso lui è pronto per la sua Reggio Emilia. Alle Terme di Caracalla di Roma, dove il tour è cominciato (repliche anche il 2, 3 e 4 giugno) ha mandato il pubblico in estasi durante uno show in cui ha spaziato dai grandi classici ai tributi gospel senza dimenticare l'Emilia-Romagna, duramente colpita dal maltempo. E proprio nella sua regione e nella sua città tornerà il 9 e 10 giugno. Per celebrare 40 anni di musica il rocker sarà protagonista di due concerti a Reggio Emilia nella nuovissima RCF Arena, ristrutturata, la più grande arena in Europa con posti a sedere (35.000). Dove canterà, insieme a molti altri artisti, anche il 24 giugno per il concerto di beneficenza Italy Loves Romagna.

"Diavolo in R.E."

  Riguardo ai due concerti del 9 e 10 giugno a Reggio, "Diavolo in R.E.", Zucchero ha sottolineato: "Rispetto al resto del tour sarà una festa un po' più lunga e che parlerà di più delle mie radici. Amore e radici... Ho invitato Salmo: erano 3-4 anni che mi dicevano di fare qualcosa con i giovani, questi rapper e trapper, quelle cagate li'. Ma io non avevo mai individuato nessuno e soprattutto non ci riesco perché concepisco la musica come melodia, come spazi aperti e loro invece mettono una parola ogni 10 secondi. Invece Salmo mi ha colpito con la sua versione di "Diavolo in me" al festival di Sanremo (in coppia con Shari, ndr). È un vero musicista, conosce la musica che conosco io. Pur facendo il suo suono, ha un bagaglio musicale. E siamo diventati amici. Con lui si può pensare anche di fare qualcosa a livello discografico che sia credibile. Altri amici-artisti che girano ci sono, ma si decide all'ultimo momento". 
Il Diavolo in R.E. Sarà l'occasione per inaugurare la nuova veste di Campovolo: con 35.000 sedute per ogni show (disposte a forma di diamante in omaggio ad uno dei suoi più famosi brani), la RCF Arena diventa la più grande Arena in Europa con posti a sedere, realizzata ad hoc con una pendenza del 5% per garantire una visuale e un`acustica ottimali.
 

Il concerto a Caracalla

 A Caracalla ha portato in scena uno spettacolo energico, per oltre due ore e mezzo di show, in cui non si è risparmiato e soprattutto in cui non ha dimenticato la sua Emilia Romagna martoriata dall'alluvione, in onore della quale canta "Let it shine", il brano che aveva scritto nel 2006 per New Orleans devastata dall'uragano Katrina. "Ho cambiato un verso sostituendo la parola 'Mississippi' a 'la mia terra'. Non ho detto molto di più, ma cosa vuoi dire che non abbiano già detto gli altri senza scadere nella retorica?".
Ad accompagnarlo sul palco il coro gospel Sherrita Duran Gospel Choir e una super band internazionale composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

© Ufficio stampa

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Fotogallery - Zucchero incanta sul palco delle Terme di Caracalla

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In difesa di Bruce Springsteen

   Durante un incontro con la stampa Zucchero si è espresso sulle accuse rivolte a Bruce Springsteen in merito al suo 'silenzio' durante i concerti a Ferrara e Roma dopo l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna. "Secondo me non sapeva nulla, io lo conosco", ha raccontato: "Lui è sempre uno molto attento a queste cose. Non è uno che fa finta e non ha bisogno di nascondersi". Sul tema ha aggiunto: "Troppe cose oscure accadono, come guerre, conflitti, disaccordi e disarmonie nel mondo, è una roba pesante e disastri come quelli della Romagna ti lasciano pensare e fanno riflettere. Come disse Churchill 'Oggi è tutto terribilmente noioso'". 

Il politically correct

 Senza peli sulla lingua, come sempre Zucchero ha risposto anche a chi lo accusa di scrivere canzoni "da osteria": "Se qualcuno ha dei dubbi sul fatto che accanto a brani definiti sublimi come "Dune Mosse" o "Un Soffio Caldo", scrivo robe da osteria come "Vedo Nero" o "Bacco Perbacco", piene di doppi sensi, allora non ha capito niente del blues. Il disagio e il sesso vanno di pari passo, e poi, ragazzi, si vive una volta sola! A me del politically correct non me ne frega un cazzo. Non vi piace la mia giacca di pelle gialla? Armocromista che? no, no... non ho mai seguito neanche la moda. Nell'armadio ho ancora le giacche bellissime che Armani e Versace mi hanno fatto su misura. Ma io anche a Sanremo andavo vestito da tonno nostromo. Non fa parte del posto dove sono cresciuto". 

Le altre date del tour

  Il World Wild Tour proseguirà poi il 24-25 luglio al Cortile della Reggia di Caserta, il 28-29-30 luglio al Teatro Greco di Siracusa, concerti preceduti da una nuova data, che si è aggiunta, ovvero il 27 luglio alla Valle dei Templidi Agrigento. Il tour internazionale (che lo scorso anno ha registrato il tutto esaurito alla Royal Albert Hall di Londra e all`Arena di Verona con 14 concerti sold out) è ripartito lo scorso 24 aprile dall`Auckland Town Hall di Auckland in Nuova Zelanda e terminato, oltre i confini europei, all`Opera House di Sydney. Il "World Wild Tour", che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, prosegue fino ad agosto e vede Zucchero sui palchi di tutta Europa. 

 

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