Avevano insultato il calciatore rossonero Boateng. Le pene da 2 mesi a 40 giorni di reclusione
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Condannati i sei tifosi della Pro Patria che a gennaio avevano insultato, con slogan razzisti, il calciatore rossonero Boateng durante la partita della loro squadra contro il Milan. Il tribunale di Busto Arsizio (Varese), che li ha processati per direttissima, li ha riconosciuti colpevoli di ingiuria aggravata da motivi razziali e le pene per loro vanno da 40 giorni fino a due mesi di reclusione.
Il tribunale ha disposto anche un risarcimento complessivo per le parti civili, la Lega Pro e il Comune di Busto Arsizio, di 10mila euro, a carico dei sei condannati che dovranno pagare anche le spese processuali. A uno dei tifosi, Davide Bolchi, sono state riconosciute le attenuanti generiche, ed è stato condannato a 40 giorni di reclusione. Gli altri cinque tifosi, tra cui l'assessore del Comune di Corbetta (Milano), Riccardo Grittini, sono stati condannati a due mesi di reclusione.
I loro legali, che avevano chiesto l'assoluzione, una volta lette le motivazioni della sentenza valuteranno se ricorrere in appello. Il pm di Busto Arsizio, Mirko Monti, aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione per Bolchi e sei mesi per gli altri tifosi. Gli episodi son avvenuti il 3 gennaio, durante la partita Pro Patria-Milan, sospesa dopo che il calciatore rossonero Boateng, vittima degli insulti razzisti, aveva scagliato il pallone contro la tribuna e la squadra aveva deciso di uscire dal campo.