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Dal Giappone: "Nascondino alle Olimpiadi"Sport assurdo? Non sarebbe il primo caso

La proposta arriva da un professore universitario: "Ha la dignità di uno sport e lo praticano tutti". Dalla pallacorda al nuoto a ostacoli, ecco una collezione di discipline tanto incredibili quanto vere

10 Set 2013 - 19:48
 © Dal Web

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Nascondino alle Olimpiadi? Idea folle, ma non impossibile. La proposta arriva da un professore giapponese della Josai International University, Yasuo Hazaki: “Mi piacerebbe che venisse incluso tra gli sport dimostrativi di Tokyo 2020 per diventare ufficiale nell’edizione successiva”, ha dichiarato al Daily Telegraph.

Hazaki presiede perfino un Comitato per la promozione, un migliaio di persone affette dalla sindrome di Peter Pan convinte che questo passatempo da bambini abbia tutte le carte in regola per meritarsi la definizione di sport: “Servono corsa, equilibrio e la capacità di restare immobili per minuti, è assolutamente uno sport che richiede intuito e collaborazione”. Già, perché la versione che Hazaki avrà l’ardire di proporre al Comitato Olimpico prevede una sfida in due tempi da cinque minuti tra due squadre composte da sette giocatori.
“Credo che tutti sosterranno la mia petizione, chi non ci ha mai giocato da piccolo?” Si attendono veementi mobilitazioni.

Provando a spezzare una lancia a favore del nipponico docente, non sarebbe il primo sport bizzarro praticato sotto il vessillo con i cinque cerchi. Già nell’edizione del 1900 a Parigi, la seconda dei giochi moderni, il pubblico ha potuto apprezzare emozionanti gare di tiro alla fune, sport confermatissimo fino al 1920, ma anche pelota basca e nuoto a ostacoli, e qui è doverosa una breve digressione: i concorrenti dovevano passare sotto una sbarra, salire su una barca, rituffarsi in acqua e superarne un’altra nuotandovi sotto. Cose che nemmeno ai giochi della gioventù. Dulcis in fundo, direttamente dalle barricate della Rivoluzione Francese, ecco la pallacorda: più che uno sport, un pezzo di storia. 

Nel 1904 il sacro fuoco di Olimpia ha invece avuto l’onore di illuminare i virtuosismi del club swinging – gli atleti facevano roteare delle clave mandando il pubblico in visibilio - lacrosse e canne de combat, in sostanza scherma con un bastone al posto del fioretto e movenze da samurai annesse.

Due anni dopo, ai giochi organizzati per celebrare il decennale della reintroduzione delle Olimpiadi, spazio al duello con pistole e al canottaggio 16 con, un equipaggio da vascello più che da canoa. Vede la luce in questi anni anche il tiro al volo, con una piccola ma sostanziale differenza rispetto allo skeet che tutti conosciamo: prima di divertirsi a distruggere piattelli artificiali, i cecchini dovevano mirare dei piccioni. Vivi.

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