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Wimbledon: Venus Williams in finale

La russa Sharapova sconfitta in due set

30 Giu 2005 - 20:23

E' Venus Williams la prima finalista del singolare femminile a Wimbledon. L' americana, che non arrivava a questo punto in una prova dello Slam da due anni, ha superato in semifinale la vincitrice della scorsa edizione, la russa Maria Sharapova, 7-6 6-1. In semifinale la Williams affronterà la vincitrice del match tra Lindsey Davenport e Amelie Mauresmo, sospeso per pioggia con l'americana avanti 5-3 nel terzo set.

La maggiore delle Williams giocherà sabato la sua quinta finale a Wimbledon negli ultimi sei anni: ha vinto nel 2000 e 2001, perso con la sorella Serena nel 2002 e 2003. Di fronte avrà la vincente della sfida tra la numero uno del mondo Lindsay Davenport e la francese Amelie Mauresmo. La seconda semifinale è stata infatti sospesa per la pioggia con la 29enne californiana in vantaggio nel terzo set: 6-7 (5-7), 7-6 (7-4), 5-3 lo score in favore di Lindsay con un break di vantaggio e la rivale al servizio (in vantaggio 15-0) dopo due ore e nove minuti. Puntuale dopo quasi due settimane di bel tempo (una rarità da queste parti) è arrivata la pioggia, sottile e persistente, che ha costretto gli organizzatori a rinviare l'inizio delle semifinali di circa quattro ore. Ma si sa, i classici "showers" inglesi fanno parte della tradizione e del fascino del torneo: tutte le volte che si parla di coprire con un tetto scorrevole il Centrale, come accade alla Rod Laver Arena di Melbourne per gli Australian Open, tutti insorgono indignati.
Si doveva cominciare alle 13 locali, le 14 in Italia, ma le quattro semifinaliste sono entrate in campo solo intorno alle cinque del pomeriggio a Londra e in contemporanea su due campi diversi. Il referee Alan Mills, l'uomo della pioggia, come lo chiamano qui a Wimbledon, ha infatti lasciato Venus e la Sharapova sul Centrale, spostando sul Court 1 la sfida tra la Davenport e la Mauresmo. Decisione che, così almeno sembra, Lindsay non ha gradito per niente interpretandolo come uno sgarbo visto che è lei la numero uno del mondo. La pioggia ha concesso una tregua di un paio d'ore, sufficienti alla maggiore delle Williams per mettere ko la Sharapova (il match è durato un'ora e 42 minuti), ma non a portare a termine l'altra semifinale interrotta con la Davenport ad un passo dalla vittoria. Era da tempo che non si vedeva Venus giocare così bene: grintosa, concentrata dal primo all'ultimo punto. Solo così era possibile battere oggi la campionessa uscente Maria Sharapova, che non perdeva sull'erba esattamente da due anni: fu eliminata negli ottavi, sempre a Wimbledon e sempre il 30 giugno (una data che evidentemente le porta sfortuna), dalla connazionale Kuznetsova. Da allora 22 successi di fila (10 a Birmingham e 12 a Wimbledon) con il trionfo dello scorso anno nello Slam londinese. Nulla ha potuto la 18enne russa contro la determinazione della ritrovata Venus, che ha così "vendicato" la sconfitta subita dalla sorella Serena l'anno scorso in finale proprio qui a Wimbledon contro Maria. Già nel primo set l'americana aveva preso il largo scappando sul 5-2 (break al sesto gioco). Quindi la reazione d'orgoglio della Sharapova con il controbreak al nono game, dopo che Venus aveva avuto a disposizione due set point. Bravissima Maria a annullarli con un rovescio vincente e un passante di diritto in corsa incredibile. Il set si è deciso al tie break, dominato da Venus (7-2). Nella seconda partita non c'è stata storia, con la Williams padrona del campo: 6-1 e biglietto per la finale staccato. Per Venus è il 41esimo match vinto in carriera a Wimbledon. La statunitense, che in carriera vanta quattro titoli dello Slam (due Wimbledon e due US Open) non raggiungeva la finale di un Major da due anni: nel 2003 perse in finale qui contro Serena.

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