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Mancini, veleno su Moggi

"Presto dovrà rispondere ad altri"

23 Ago 2005 - 14:51

Alla vigilia della sfida con lo Shakhtar, Roberto Mancini è un fiume in piena. Al tecnico non sono piaciute le ironiche dichiarazioni di Luciano Moggi, secondo cui "l'Inter quest'anno può anche arrivare seconda". "Non devo rispondere a Moggi - ha contrattaccato Mancio - è lui che tra un po' si dovrà preoccupare di rispondere a qualcun altro". Moggi insiste: "Si è arrabbiato? Non penserà di arrivare prima della Juve...".

Il campionato non ha ancora preso il via, ma a infiammare quella che si preannuncia come una delle sfide più intense della stagione ci pensano Luciano Moggi e Roberto Mancini. Il sarcasmo con cui il dg della Juventus ha commentato il successo dell'Inter in Supercoppa non è passato inosservato e, direttamente da Appiano Gentile, è arrivata la pungente riposta dell'allanetore jesino. Il riferimento di Mancini è alla vicenda riguardante i presunti passaggi avvenuti irregolarmente dal Como alla Juventus dei giocatori Pederzoli e Piccolo, per cui Moggi è indagato presso la Procura di Como e di cui dovrà rispondere nei prossimi giorni davanti ai magistrati.
La risposta del dg bianconero, peraltro, non è tardata: "Non capisco perchè si debbano arrabbiare - ha detto Moggi a Sky - Vista sabato sera, l'Inter mi è sembrata un'ottima squadra, che ho visto molto bene e quindi non c'era ironia. La considero forte, ma non più della Juventus, per questo ho detto che può arrivare seconda. I miei rapporti con Mancini? Lo conosco, lo stimo anche come allenatore ma non siamo amici. Ripeto, non capisco perchè si sia arrabbiato, non penserà mica di arrivare prima della Juve...". Che Mancini non abbia proprio gradito le dichiarazioni di Moggi, lo dimostra il riferimento al coinvolgimento del dg bianconero nell'inchiesta sul fallimento del Como. "Mancini non sa nulla di questa storia e sbaglia a fare riferimenti". Si parla di un futuro in nerazzurro per Moggi, magari Mancini teme che il suo arrivo possa allontanarlo dall'Inter. "Non rispondo a questa domanda anche perchè si accenderebbero fuochi a dismisura, meglio sorvolare. La prossima volta che lo incontrerò? Dovrà spiegarmi qualcosa lui, io gli dirò che non l'ho offeso".

Mancini ha parlato anche di Vieri. Stanco di leggere e sentir dire che il Vieri milanista è un altro rispetto a quello nerazzurro, il tecnico ha sottolineato: "Chi scrive e dice queste cose, secondo me non fa fare una bella figura a Vieri, perché fa capire che nel suo ultimo anno di Inter Bobo non si è comportato da professionista, secono me invece si è comportato bene così come sta facendo al Milan. Chi scrive e dice queste cose non gli fa fare bella figura". Poi, sulle parole di Samuel che ha avanzato il sospetto che la vittoria dell'Inter in Supercoppa abbia disturbato qualcuno: "Se fosse cosi' sarebbe una cosa molto grave e non voglio nemmeno pensarci, ma per quel che riguarda la squalifica, non la trovo giusta - spiega Mancini - Ho visto le immagini solo ieri e tra i due giocatori ci sono tre metri di distanza, mi sembra una cosa inventata, la squalifica e' un atto ingiusto".

Ma il tecnico nerazzurro si deve preoccupare soprattutto dello Shakhtar Donetsk che mercoledì l'Inter affronterà a San Siro a porte chiuse, scontando la prima delle quattro giornate di squalifica inflitte dalla Uefa dopo gli incidenti dell'euro-derby dello scorso aprile. "Dovremo fare molta attenzione, giocheremo in una situazione irreale, difficile, e sarà importante cercare di non pensare che sugli spalti non si sono i tifosi". E' quindi la situazione ambientale ciò che alla vigilia della gara di ritorno di Champions più preoccupa Mancini, visto che l'andata si è conclusa con un rassicurante 2-0. Il tecnico nerazzurro pero' non sottovaluta gli ucraini: "Anche se partiamo in vantaggio, dovremo stare attenti perche', se prendessimo gol all'inizio della gara, tutto potrebbe cambiare".

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