Sei gare su neutro a porte chiuse
La Turchia dovrà giocare le prossime sei gare ufficiali all'estero a porte chiuse. Lo ha deciso la Disciplinare Fifa. Il provvedimento è relativo agli incidenti avvenuti il 16 novembre scorso al termine di Turchia-Svizzera, valida come ritorno dello spareggio-qualificazione a Germania 2006 (vittoria per 4-2 degli elvetici). Squalificati per sei turni Alpay, Emre e l'elvetico Huggel, che salterà i Mondiali.
Poteva andare peggio. La Turchia subisce una dura condanna con 6 turni di squalifica del campo con l'aggravante delle porte chiuse e 200 mila euro di multa per le violenze nello spareggio con la Svizzera dello scorso novembre, valido per la qualificazione ai Mondiali di Germania. La condanna è dura, ma nei giorni successivi alla partita il presidente Fifa, lo svizzero Blatter, aveva ipotizzato anche l'esclusione dalla Coppa del mondo del 2010 e queste sentenze, perciò, sembrano pesanti, ma meno punitive. Squalifiche, comunque, anche per i giocatori: 6 giornate ai turchi Alpay e Emre, 2 al connazionale Serkan e un anno al secondo allenatore Mehmet Ozidlek. Allo svizzero Huggel sei giornate, mentre al fisioterapista Meyer 2 turni. Per i turchi si profila una squalifica da scontare nelle partite di qualificazione agli Europei del 2008, che li costringerà a saltare tutte le gare di andata del girone C, composto, appunto, da 7 squadre.
Le violenze di Turchia - Svizzera erano cominciate al triplice fischio, quando gli elvetici si erano precipitati verso gli spogliatoi per evitare il lancio di oggetti in campo. Nei filmati della gara si vedevano lo svizzero Huggel che sferrava un calcio al tecnico turco Mehmet Ozdilek e il turco Ozalan Alpay che tirava una pedata a un altro giocatore svizzero prima che la rissa diventasse generale con il coinvolgimento di agenti di sicurezza, cameramen e responsabili tecnici delle squadre. Quel che e' certo e' che lo svizzero Grichting fini' in ospedale per i colpi ricevuti al basso ventre. Prima del finale 'incandescente' il soggiorno degli svizzeri in Turchia era gia' stato contrassegnato da problemi. All'arrivo ad Istanbul, i controlli dei passaporti della delegazione si erano protratti per oltre due ore, l'autobus degli svizzeri era stato colpito da vari oggetti e la nazionale aveva dovuto cancellare l'allenamento previsto.