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Caso Gea, Vargas attacca Moggi jr

"Mi hanno ingannato e sono spariti"

16 Feb 2006 - 10:15

Continua la bufera sulla Gea World. La società di procuratori sportivi presieduta da Alessandro Moggi questa volta è stata tirata in ballo dal giocatore cileno, attualmente in forza al Livorno, Jorge Vargas: "Mi hanno ingannato e lasciato solo, hanno messo in giro un sacco di bugie. Questa è la Gea". Ed ancora: "Ho firmato con loro una procura di due anni, non si sono fatti più sentire. Ora non ho più procuratori".

Il Caso della Gea World continua a generare reazioni all'interno del mondo sportivo e se finora soltanto rappresentanti di altre società e procuratori sportivi erano stati i soli a rilasciare dichiarazioni, la Gea è stata tirata in ballo anche da alcuni atleti i quali vantano un'esperienza passata,come clienti della società presieduta da Alessandro Moggi, non proprio felice. E' il caso del difensore cileno, attualmente in forza al Livorno, Jorge Vargas che ha deciso di raccontare la sua storia e la sua esperienza con la Gea, dal suo approdo in Italia, alla Reggina, sino alla scadenza della procura di due anni con la società di procuratori, comportatasi in maniera non proprio cristallina nei confronti del giocatore.

La storia risale a circa sei anni fa quando Vargas arrivò in Italia: "Arrivo a Reggio Calabria grazie all'intermediazione di un agente argentino con il d.s Martino - attacca il giocatore - Dopo qualche mese mi dicono che devo trovare un procuratore. Vado con la Gea, nessuno mi ha costretto in quella scelta ma mi dissero che era meglio così". Il cileno a questo punto affronta il punto chiave: "Firmo una procura per due anni, ma commetto l'ingenuità di non farmi dare una copia". Vargas allora spiega: "Nell'estate la Reggina decide di tagliarmi fuori non dicendomi nulla fino alla chiusura del mercato. La Gea mi ha aiutato? Macchè, non si sono fatti più sentire a tal punto che io pensavo di non aver più vincoli con loro, ma il documento in loro possesso diceva altro. Non hanno cercato di aiutarmi a trovare alcun ingaggio, mai una telefonata, mai più sentito Alessandro Moggi". Qui va giù duro: "Hanno messo in giro strane voci sul mio conto, dicendo che ero un giocatore inaffidabile, mi hanno ingannato". La storia continua con Vargas disoccupato per sei mesi, dopodichè l'Empoli si fa sotto e riporta il cileno al calcio giocato. Il difensore è ora a Livorno, la storia è a lieto fine, il cileno emarginato dalla Gea è tornato a giocare e di procuratori non ne vuole sentire più parlare, adesso si gestisce da solo.

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