Football americano

Football americano, il sacerdote che giocherà con i Panthers Parma

Il prete era stato un professionista prima della sua ordinazione: ma ora è arrivata l'autorizzazione del Vescovo per continuare a giocare

10 Dic 2016 - 19:08

Stefano Pappalardo potrà tornare a vestire la maglia dei Panthers Parma, squadra della massima serie di Football americano. La notizia è che il giocatore in questione, con alle spalle un passato da professionista, nel frattempo è diventato sacerdote. Ma non ha mai perso la passione per il campo e l'attività agonistica e così, chiesta e ottenuta l'autorizzazione del Vescovo, il don giocherà di nuovo nel ruolo di defensive end.

La carriera ecclesiale, come noto, richiede diverse rinunce. Ne sa qualcosa Don Stefano Pappalardo, diventato sacerdote l'8 ottobre con conseguente abbandono di quello che era stato uno dei suoi grandi amori giovanili: il football americano. Il sacerdote ha, infatti, alle spalle un passato da vero professionista avendo giocato, fino al 2012, nella massima serie con i Panthers Parma. Ruolo: defensive end. Pappalardo era addirittura arrivato a vestire la maglia della Nazionale Under 21 prima di svestire i panni del giocatore per indossare quelli sacramentali. Una scelta che lo aveva, momentaneamente, costretto a rinunciare allo sport, almeno quello praticato sul campo. 

Dopo la sua ordinazione, Don Stefano era stato assegnato dal vescovo di Massa alla parrocchia di Villafranca in Lunigiana e il 1 dicembre scorso c'è stato il primo e inaspettato riavvicinamento con la sua grande passione grazie alla nomina a cappellano della Federazione Italiana di American Football. E il sacro fuoco per la palla ovale è tornato a farsi sentire in maniera prepotente tanto che il sacerdote ha deciso di scrivere al Vescovo in persona per ottenere l'autorizzazione a tornare in campo a livello agonistico. Sempre con i Panthers Parma. La risposta è stata positiva e ora don Stefano Pappalardo potrà unire corse e mischie a prediche e preghiere. Con la "benedizione" di tutti e la speranza, di compagni e tifosi, di ricevere magari qualche aiuto... dall'alto.

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