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Con il tempo di 1'43"954 ValentinoRossi ha ottenuto la pole position del Gp del Giappone, classeMotoGp, in programma domani. Oltre alla Yamaha di Rossi, inprima fila partiranno la Honda del leader della classifica MarcMarquez (staccato di 0.180 millesimi) e l'altra Yamaha ufficialedi Jorge Lorenzo (+0.267). Quarto tempo per la Ducati di AndreaDovizioso, staccato di 340 millesimi dal primo.
Quando sembrava che fosse Marquez ad avere la pole in mano, ecco la grande sorpresa. Firmata, come spesso accade, da un Rossi uscito dai guai delle sessioni precedenti e unico in grado di scendere sotto il muro dell'144", forse anche grazie al riferimento di Vinales davanti a lui al momento giusto. Sta di fatto che con questa qualifica Valentino raggiunge proprio Marquez e Lorenzo nella classifica delle pole in carriera, toccando quota 64. Niente male davvero. Sorride amaro, invece, Marc Marquez, che fino a quel momento era sembrato irraggiungibile. Ma poi ha commesso un errore nel suo penultimo giro lanciato, finendo largo, e in quello successivo ha detto di essere stato rallentato dalle bandiere gialle sventolate per la caduta di Crutchlow. La sua rincorsa al quinto titolo partirà dalla seconda posizione. Quanto a Jorge Lorenzo, solo applausi per lui. La sua qualifica non è stata troppo condizionata dalla terrificante caduta alla curva 2 durante le prove libere 3. Il maiorchino è stato sbalzato dalla sua Yamaha e ha picchiato pesantemente a terra, un po' come accaduto il giorno prima al povero Pedrosa. Lorenzo è stato sottoposto a una Tac in ospedale, che non ha evidenziato particolari conseguenze ed è tornato subito in pista nelle libere 4, facendo segnare il terzo tempo. Che ha ripetuto pochi minuti dopo.
Ma non saranno solo loro tre a giocarsi il podio, perché Andrea Dovizioso e la Ducati sono lì a un passo e potranno giocarsela sino al termine. Quanto all'altra Desmosedici ufficiale, quella di Iannone affidata a Barbera, scatterà da una discreta ottava posizione, dietro a Cal Crutchlow e alle Suzuki e davanti a Pol Espargaro, a un ritrovato Petrucci, a Redding e all'Aprilia di Bautista, finito subito a terra. Peccato, invece, per Bradl, che è caduto con la sua Aprilia mentre stava facendo segnare il miglior tempo nella Q1 e alla fine è stato beffato da Redding, secondo dietro a Bautista. Niente Q2 anche per i rientranti Miller e Smith, per la wild card Nakasuga, per Laverty, reduce dal gran volo di venerdì, per l'australiano Mike Jones, sulla Ducati di Barbera nel team Pramac, e per il sostituto di Pedrosa, Aoyama, finiti nell'ordine con i vari Hernandez, Rabat e Baz nel mezzo.