Da Figo a Ibrahimovic passando per Pirlo, Baggio, Seedorf, Capello e Lippi . Il cambio di maglia e di panchina ha trovato sempre nuovi protagonisti, scatenando le ire dei tifosi
Nella propria vita si può tradire qualcuno ma mai la propria squadra del cuore. Questo famoso detto vale per i tifosi ma un po' meno per calciatori e allenatori. La lista dei tradimenti calcistici è lunga. L'ultimo in ordine temporale è stato Gonzalo Higuain, che ha deciso di lasciare Napoli e la società partenopea per provare a vincere la Champions League con la Juventus, storica rivale del Napoli.
Tradimenti Internazionali- Anche a livello internazionale ci sono stati famosi "tradimenti". Come non ricordare il passaggio, nell'estate del 2000, di Luis Figo dal Barcellona al Real Madrid per 62 milioni di euro. I tifosi catalani hanno accolto il campione lusitano, alla sua prima apparizione al Camp Nou, con una testa di maiale mozzata. Segno chiaro dei sentimenti verso il "traditore". Carlos Tevez invece, nel 2009, ha abbandonato Old Trafford e il Manchester United accettando la corte e i petroldollari dei cugini del City. Fernando Torres, nel gennaio 2011, ha voluto sposare la causa dei blues del Chelsea svestendo la maglia reds del Liverpool.
Tradimenti milanesi - Milano è stata al centro di diversi intrighi di mercato e salti di sponda con polemiche e sfottò da parte dei tifosi rosso-nerazzurri. In principio fu Giuseppe Meazza, il goleador nerazzurro, che il 29 novembre 1940 passò al Milan a titolo gratuito, dopo che l'Inter non aveva più posto per lui in rosa. Poi tra il 2001 e il 2002 è arrivato il turno di Pirlo e Seedorf. Scartati dall'Inter, i due centrocampisti hanno contribuito ai successi in campo internazionale ottenuti dal Milan di Ancelotti. Non è stato altrettanto fortunato, nel 2005, Christian Vieri. L'attaccante, terminato il suo contratto con l'Inter, ha firmato un biennale con i rossoneri ma la sua esperienza milanista è durata solo 6 mesi, prima di trasferirsi al Monaco per inseguire il sogno del Mondiale 2006. Infine nel 2012 sono stati Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini i protagonisti di uno scambio di maglie sulle rive del Naviglio. Senza grossi vantaggi, in questo caso, per nessuna delle due squadre.
Ibra - Un capitolo a parte merita Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese ha tradito più volte nella sua carriera. Nel 2006 , in piena bufera Calciopoli, ha deciso di abbandonare la nave bianconera per sposare il progetto di rilancio dell'Inter. Dopo tre scudetti consecutivi in maglia nerazzurra e una stagione al Barcellona , Ibra è tornato a Milano ma questa volta sponda rossonera. Qui uno scudetto in due stagioni e poi via direzione Parigi.
Tradimenti in panchina- Non solo calciatori ma anche gli allenatori si sono resi protagonisti di alcuni famosi "tradimenti". Marcello Lippi ad esempio nel 1999, dopo i successi con la Juventus, è stato chiamato dall'allora presidente dell'Inter, Massimo Moratti, per rilanciare le sorti della squadra nerazzurra. Purtroppo però le cose non sono andate molto bene con l'esonero all'inizio della seconda stagione e nessun trofeo conquistato a Milano. Fabio Capello invece , nell'estate del 2004, ha tradito la piazza giallo-rossa di Roma per la Juventus , dopo aver smentito soltanto qualche settimana prima qualsiasi tipo di futuro a Torino. Ultimo mister a tradire è stato nel dicembre 2010 Leonardo. Il brasiliano, dopo una carriera in rossonero prima come dirigente e poi come allenatore, ha compiuto il salto del Naviglio sedendosi, per sei mesi, sulla panchina dell'Inter. Rischiando di completare una clamorosa rimonta proprio ai danni del Milan, interrotta dalla pesante sconfitta nel decisivo derby di ritorno.
Baggio e Quagliarella- Non si può dimenticare, nei lungo capitolo dei "tradimenti" calcistici il clamoroso trasferimento di Roberto Baggio dalla Fiorentina alla Juventus nel 1990. Il "Divin codino" accettò controvoglia questo cambio maglia e dimostrò tutto il suo disappunto quando , durante la sfida al Franchi in maglia bianconera, si rifiutò di tirare un calcio di rigore e uscendo dal campo raccolse una sciarpa viola lanciatagli dai suoi ex tifosi. Fabio Quagliarella ha compiuto nel 2010 lo stesso passaggio di Gonzalo Higuain. Lui napoletano di nascita passa alla Juve, attirando su di sè le ire dei tifosi partenopei. Chissà se Higuain non possa chiedergli qualche consiglio su come affrontare la situazione.