Nel caldo di Recife gli azzurri puntano a bissare la vittoria con l'Inghilterra
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Cresce l'attesa per la Nazionale: alle 18 il fischio d'inizio di Italia-Costa Rica, seconda partita del girone D. Cesare Prandelli cambia diverse pedine rispetto all'undici capace di battere l'Inghilterra nella prima partita. Barzagli, recuperato in extremis, giocherà ancora al centro della difesa, ma questa volta sarà affiancato da Giorgio Chiellini che cede la fascia sinistra a Darmian, con Abate che agirà sulla destra. A centrocampo, Thiago Motta, che ha vinto il ballottaggio con Verratti, e Pirlo ai lati di De Rossi. Rientro importante anche quello del capitano Gigi Buffon fra i pali. In attacco, Balotelli con Candreva e Marchisio in appoggio.
Clima torrido a Recife - Nella città dove si giocherà la partita è previsto il termometro sopra i trenta gradi. Gli azzurri, in testa Chiellini, hanno chiesto la possibilità di effettuare i famosi Time Out, previsto solo oltre i 32°,durante la partita per dare l'opportunita ai giocatori di riprendere fiato, ma la Fifa non ha voluto saperne e le possibilità di vedere degli stop nei novanta minuti sono minime. Il c.t. Prandelli ha fatto sapere di essere preoccupato per il fattore caldo al punto da "monitorare la partita minuto per minuto". In ogni caso si sapranno novità solo dopo la riunione pre-match con il medico federale.
La situazione del girone azzurro - La vittoria con la Costa Rica vorrebbe dire mettere più di un piede negli ottavi di finale. Certo il compito sarebbe stato reso più agevole da un eventuale pareggio tra Inghilterra e Uruguay che, in caso di tre punti, ci avrebbe dato l'opportunita di essere aritmeticamente qualificati come primi nel girone con una partita da giocare, ma così non è stato. Vincere diventa dunque quasi un obbligo. Un eventuale successo oggi ci permetterebbe di presentarci alla sfida con l'Uruguay con la possibilità di perdere la partita con un gol di scarto. Un pareggio ci darebbe due risultati utili su tre (pareggio o vittoria), e una sconfitta metterebbe tutto in bilico facendo decidere tutto all'ultima.
Il pericolo Campbell - Classe '92, struttura fisica robusta, 1,78 per 72 chili, la punta costaricana Joel Campbell ha nell'esplosività e nel dribbling le sue armi migliori. Dotato di un fisico compatto e molto muscolare, risulta un costante pericolo per le difese avversarie per via delle sue brucianti accelerazioni. Mancino naturale, Campbell ha una raffinata tecnica di base ed una spregiudicata rapidità. Possiede un calcio molto potente e preciso che gli permette di segnare spesso reti spettacolari, ma non fa mancare neanche gli assist ai compagni. Di proprietà dell'Arsenal, ha giocato la scorsa stagione in prestito all'Olympiacos Pireo. Contro l'Uruguay è stato decisivo, ha realizzato due delle reti con cui la sua squadra ha battuto la Celeste.