Muriel e un superlativo Gomez tengono i bergamaschi con un piede dentro l'Europa. I nerazzurri, autori di un match superlativo, hanno cancellato il black out dell'andata
di Sauro Legramandiatalanta papu gomez © LaPresse
Notte magica per l'Atalanta: contro la Dinamo Zagabria i nerazzurri centrano la prima vittoria in Champions League della loro storia e restano in corsa per il passaggio del turno. A San Siro i nerazzurri vincono 2-0 (Muriel su rigore al 27' e Gomez al 47') ma soprattutto convincono, gestendo la gara dal primo all'ultimo minuto. Adesso serve una vittoria a Donetsk per andare avanti.
Siccome a Gasperini le cose facili e scontate non convincono mai del tutto, l’Atalanta parte con Ilicic in panchina. A far da spalla a Muriel tocca a Gomez e Pasalic. Confermato l’avvicendamento in difesa: fermo Djimsiti, dentro Kjaer.
Primo tempo ragionato - Fuori da San Siro non se le sono date ma ci è mancato poco. Le forze dell’ordine hanno fermato sul nascere le esuberanze di alcune decine di croati vicino al Gate 1 un’ora prima del fischio d’inizio. In campo si comincia sulla stessa falsariga: le caviglie di Gomez vengono sollecitate dopo 39 secondi da Leovac sulla linea di centrocampo. Da leader quale è, il Papu prende per mano subito i nerazzurri: due incursioni sulla fascia in due minuti e altrettante palle in mezzo lisciate da buona posizione. A marcarlo sulla fascia destra c’è Dino Peric, un marcantonio di 25 anni ma soprattutto di 198 centimetri di altezza. Gomez gliene rende ben 33 ma soprattutto gli rende un incubo una tranquilla serata di Champions a furia di dribbling e accelerazioni. Prova ne è che al 18’ il difensore subisce un tunnel e stende il Papu, beccandosi il primo giallo.
I bergamaschi si giocano tutto e lo sanno: per questo non partono a testa bassa ma ragionano. Ragionano e giocano, Giocano e ragionano, Vogliono rimuovere quell’imbarazzante 0-4 dell’andata. I croati lasciano fare ma, alla lunga, incursione dopo incursione la maglie gialle traballano. La supremazia si concretizza al minuto 25 quando Gosens centra la traversa al volo da dentro l'area: sugli sviluppi Ademi stende Muriel e il russo Karasev fischia il penalty. Dal dischetto va il colombiano e insacca. Atalanta avanti e il sogno prende forma. La reazione della Dinamo non c’è, eccezione fatta per una splendida conclusione di Orsic al 35’: Gollini è battuto ma la traversa salva i bergamaschi. E' il canto del cigno perché l’Atalanta gestisce e non subisce più, brava a ripartire più volte in velocità. Sottoporta la precisione orobica non è delle migliori: Hateboer e Muriel lisciano un paio di facili palloni dalle parti di Livakovic prima dell'intervallo.
Gomez, what else? - La dura legge del gol (fallito e poi subito) stavolta non colpisce. A colpire e affondare i croati è invece Alejandro Gomez dopo 120 secondi nella ripresa: l’argentino, un passo dentro l’area, uccella con un dribbling Ivanusek e di destro spedisce un fendente alla destra di Livakovic. L’Atalanta c'è, sogna e con lei sognano i 23mila tifosi nerazzurri in trasferta a Milano. L'idea di passare il turno da cenerentola in Champions League resta in piedi e si solidifica minuto dopo minuto anche perché la Dinamo Zagabria non cava un ragno dal buco: il possesso senza concludere è nulla. Gli uomini di Bjelica sembrano la copia sbiadita di quella vista a settembre a Zagabria: l’allora incontenibile Olmo si perde ora nella prateria di San Siro e i suoi lo imitano.
Muriel e Hateboer lasciano il campo per problemi fisici: al loro posto Ilicic e Castagne ma lo spartito non muta. L’Atalanta fa e disfa, dalle parti di De Roon e Freuler stasera non passa lo straniero. Gosens torna ad essere fondamentale e là davanti Gomez imperversa per tutti e novanta i minuti. Con l’orecchio a Manchester dal 60esimo in poi sono i bergamaschi a sfiorare a ripetizione il gol: Ilicic scheggia il palo al 68’, Gomez solo davanti al portiere gli calcia addosso al 75’. Un errore che non macchia la sua prestazione da protagonista assoluto.
Tra l'Atalanta e la qualificazione ora resta solo lo Shakthar. Vincere in Ucraina significherebbe passare. E sognare.
Il tabellino:
Atalanta-Dinamo Zagabria 2-0
Atalanta (4-3-1-2): Gollini ; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer (20' st Castagne 6), de Roon, Freuler, Gosens; Pasalic; Gomez (45' st Malinovskyi), Muriel (16' st Ilicic). A disp.: Sportiello, Masiello, Djimsiti, Barrow. All.: Gasperini
Dinamo Zagabria (3-5-2): Livakovic; Theophile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic (30' st Dira), Olmo (47' st Situm sv), Ademi, Ivanusec (22' st Gojak), Leovac; Petkovic, Orsic. A disp.: Zagorac, Gavranovic, Moubandje, Kadzior. All.: Bjelica
Arbitro: Karasev (Russia)
Marcatori: 27' rig. Muriel (A), 2' st Gomez (A)
Ammoniti: Theophile-Catherine, Peric, Stojanovic (D); Toloi, Pasalic (A)
Espulsi: -