PUGILATO

Pugilato: è morto "Hurricane" Rubin Carter

L'americano si è spento a 76 anni, ispirò Bob Dylan

20 Apr 2014 - 19:02
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Il mondo del pugilato è in lutto. All'età di 76 anni è morto Rubin Carter, ex campione statunitense noto ai più come "Hurricane". Il pugile si è spento per un peggioramento delle sue precarie condizioni di salute per via di un cancro alla prostata. Negli anni Carter diventò il simbolo dell'ingiustizia per i 19 anni di carcere per due omicidi mai commessi. La sua storia ispirò Bob Dylan che nel 1975 scrisse la canzone "Hurricane" in suo onore.

Pugilato: è morto "Hurricane" Rubin Carter

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Nel corso della sua vita Carter è diventato il simbolo dell'ingiustizia dopo aver passato diciannove anni in carcere per un duplice omicidio mai commesso. La sua lotta e la sua storia ispirarono Bob Dylan che nella sua canzone sostenne l'innocenza del pugile. Sempre ispirato a questa triste storia anche il film "Hurricane - il grido dell'innocenza" uscito nelle sale nel 1999.

BOB DYLAN - HURRICANE: IL TESTO TRADOTTO

Colpi di pistola risuonano nel bar notturno
entra Patty Valentine dal ballatoio
vede il barista in una pozza di sangue
grida "Mio Dio! Li hanno uccisi tutti!"
Ecco la storia di "Hurricane"
l'uomo che le autorità incolparono
per qualcosa che non aveva mai fatto
lo misero in prigione ma un tempo egli sarebbe potuto diventare
il campione del mondo

Patty vede tre corpi giacere a terra
ad un altro uomo di nome Bello muoversi attorno in modo misterioso
"Non sono stato io" dice l'uomo alzando le mani
"Stavo solo rubando l'incasso, spero che tu comprenda.
Li ho visti uscire", dice concludendo,
"Meglio che uno di noi chiami la polizia"
E così Patty chiama la polizia
che arriva sulla scena con i suoi lampeggianti rossi
Nella calda notte del New Jersey

Intanto lontano in un'altra parte della città
Rubin Carter ed un paio di amici stanno facendo un giro in auto
sfidante numero uno per la corona dei pesi medi
non aveva nessuna idea di che tipo di guaio stava per succedere
quando un poliziotto lo fa accostare al lato della strada
proprio come la volta prima e la volta prima ancora
a Paterson questo è il modo in cui vanno le cose
se sei negro è meglio che non ti faccia nemmeno vedere per strada
o ti incastrano

Alfred Bello aveva un socio e aveva un conto in sospeso con la polizia
Lui ed Arthur Dexter Bradley vagavano in cerca di preda
disse "Ho visto due uomini uscire di corsa, sembravano pesi medi,
sono saltati su una macchina con targa di un altro stato"
E miss Patty Valentine fece solo di sì con la testa
Il poliziotto disse "Aspettate ragazzi, questo qui non è morto!"
Così lo portarono al prono soccorso
e sebbene quell'uomo vedesse a fatica
gli dissero che avrebbe potuto identificare il colpevole

Alle quattro del mattino fermano Rubin
lo portano all'ospedale, gli fanno salire le scale
il ferito gli dà un'occhiata con la vista appannata
e dice "Cosa lo avete portato a fare qui? Non è lui l'uomo!"
Ecco la storia di "Hurricane"
l'uomo che le autorità incolparono
per qualcosa che non aveva mai fatto
lo misero in prigione ma un tempo egli sarebbe potuto diventare
il campione del mondo

Quattro mesi più tardi i ghetti sono in fiamme
Rubin è in Sud America a combattere per il suo nome
mentre Arthur Dexter Bradley è ancora in ballo per l'affare della rapina
E i poliziotti gli stanno alle costole
cercando qualcuno da incolpare
"Ricordi quell'omicidio avvenuto in un bar?"
"Ricordi di aver detto di aver visto la macchina fuggire?"
"Pensi di voler collaborare con la legge?"
"Credi che potrebbe essere stato quel pugile
Quello che tu hai visto scappare quella notte?"
"Non dimenticare che tu sei un bianco!"

Arthur Dexter Bradley disse "Non ne sono veramente certo"
I poliziotti dissero "Un povero ragazzo come te
Potrebbe avere un'occasione"
"Noi ti abbiamo in pugno per quell'affare del motel
E stiamo discutendo col tuo amico Bello"
"Ora tu non vorrai dover tornare in prigione, fai il bravo"
"Farai un favore alla società,
Quello è un figlio di puttana"
"Vogliamo mettere il suo culo in prigione"
"Vogliamo affibbiargli questo triplice omicidio"
"Non è mica Gentleman Jim"

Rubin avrebbe potuto far fuori un uomo con un pugno
ma non gli era mai piaciuto parlare troppo di questo
"È il mio lavoro", diceva "E lo faccio per i soldi"
"E quando sarà finito me ne andrò veloce per la mia strada
su in qualche paradiso della natura
dove nuotano branchi di trote e l'aria è limpida
e dove si può fare una corsa a cavallo lungo i sentieri"
Ma poi lo hanno messo in prigione
dove cercano di trasformare un uomo in topo

Tutte le carte di Rubin erano segnate fin dall'inizio
il processo fu una farsa, egli non ebbe mai una sola possibilità
il giudice fece passare i testimoni per Rubin per ubriaconi degli "slums"
Per la gente bianca che osservava lui era un vagabondo rivoluzionario
e per i negri era solo un negro pazzo
nessun dubbio che fosse stato lui a premere il grilletto
e sebbene non fosse stato possibile produrre l'arma del delitto
il Pubblico Ministero disse che aveva compiuto lui l'omicidio
e la giuria composta esclusivamente da bianchi fu d'accordo

Rubin Carter fu processato con l'imbroglio
l'accusa fu omicidio di primo grado, indovinate chi testimoniò?
Bello e Bradley ed entrambi mentirono sfacciatamente
e tutti i giornali si gettarono a pesce sulla notizia.
Come può la vita di un tale uomo
essere nelle mani di gente così folle?
Nel vederlo così palesemente incastrato
mi sono vergognato di vivere in un paese
dove la giustizia è un gioco

Ora tutti quei criminali in giacca e cravatta
sono liberi di bere Martini e guardare l'alba
mentre Rubin siede come Budda in una cella di pochi metri
un innocente in un inferno vivente
Questa è la storia di Hurricane
ma non sarà finita finché non riabiliteranno il suo nome
e gli ridaranno indietro gli anni che ha perduto
Lo misero in galera ma un tempo sarebbe potuto diventare
il campione del mondo.

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