Il commento del direttore di Tgcom24 Paolo Liguori all'indomani dell'addio di Di Francesco e Monchi
di Paolo Liguori© SportMediaset
Lousy mr.Pallotta, murky mr. Baldini; mediocre, perdente Pallotta, torbido, oscuro Baldini, scrivo a voi perché quasi tutti hanno già scritto a Di Francesco e Ranieri, per complimentarsi con il primo e fare gli auguri al secondo. Mi associo a questo epistolario: non ho smesso un minuto di affidarmi a Eusebio e Claudio merita i migliori auguri e tre mesi di intenso sostegno. In ogni caso, ho per loro l’affetto e il rispetto che si devono a due fratelli romanisti. Non è lo stesso per voi, non mi vergogno a dirlo, che agite da mesi da lontano e talvolta nell’ombra, alle spalle di un gruppo che, con tutti gli errori possibili, è sotto il nostro severo giudizio tutti i giorni. Avete certamente commesso errori gravissimi, divisi con Sabatini prima e Monchi poi, e li avete sistematicamente scaricati sull’allenatore di turno e i giocatori.
Ma gli errori si possono anche perdonare, ciò che davvero non riesco a digerire è il filo logico che lega le vostre decisioni: ho l’impressione che, pur con storie differenti, voi non abbiate nel cuore la Roma. Non siete romanisti, non amate la stessa cosa che amiamo noi,voi pensate ai vostri interessi, che siano il nuovo Stadio o le plusvalenze. Ho cominciato ad averlo chiaro nella tragica epopea che ha portato all’addio di Totti e ho trovato conferma in questo illogico esonero di Eusebio, proprio nel momento in cui la squadra si è stretta all’allenatore a Oporto. Era già deciso da tempo, come per Totti, che è rimasto al suo posto scomodo da dirigente, baluardo e Capitano perché è Romanista. Voi meritereste di essere esonerati, ma nessuno può farlo, per i diritti di proprietà. Restate allora, ma non cercate consensi. Il nostro sostegno, come sempre va alla maglia, ai colori, alla squadra in campo e a chi siede in panchina. Una preghiera ai registi televisivi: inquadrate spesso Francesco in tribuna, unica luce giallorossa.