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Salvatore Bagni: "In Nazionale bisogna giocare per maglia e compagni"

L'ex centrocampista azzurro ospite della nostra rubrica "Siamotuttict"

25 Giu 2014 - 13:48
 © tgcom24

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"Siamo tutti ct", la rubrica di Valter De Maggio in onda su Radio Kiss Kiss, sbarca su Tgcom24. Oggi il nostro commissario tecnico è Salvatore Bagni

L'Italia lascia il Mondiale, ieri è stata battuta 0-1 dall'Uruguay. La delusione è grande...
Sì, è una grandissima, enorme, delusione. Ci si aspettava molto di più dall'Italia. Prima del Mondiale pensavo che Prandelli avesse dato una tipologia di gioco alla squadra, almeno così avevo visto e ci avevo sperato. Invece quando è iniziato il Mondiale, tutto è sembrato diverso e non ci sono state più certezze. Anche i valori della nostra Nazionale, che io pensavo fossero più elevati, si sono dimostrati di poco conto, soprattutto confrontandoli con quelli delle altre squadre.

Buffon e De Rossi hanno dichiarato che c'è bisogno di gente che in campo dimostri quanto vale. Pensi sia un attacco a Balotelli?
Sicuramente è un attacco a qualcuno, e questo qualcuno saprà che l'attacco è indirizzato a lui, ma noi possiamo solo ipotizzare che si tratti di Balotelli. Forse non si riferirà nemmeno solo a Mario. Le dichiarazioni sono state dette sicuramente per difendere il valore dei giocatori che nel corso degli anni hanno dato tanto di se stessi alla Nazionale. Si tratta di giocatori che hanno dato l'anima per tanto tempo e non per pochi mesi, perché a volte si pensa di essere troppo bravi, finendo col giocare solo per se stessi. Invece in squadra e in Nazionale bisogna giocare per quella maglia e per quei compagni. Nella Nazionale di Prandelli invece si è verificato troppo spesso il contrario, con giocatori che non hanno fatto squadra. E persone come Buffon e De Rossi, che hanno vissuto questo Mondiale da protagonisti, hanno notato e percepito la mancanza di uno spirito di squadra. È stata una grande delusione e mi dispiace perché con un allenatore come Prandelli il gruppo doveva essere tutelato.


A fine partita Prandelli e Abete hanno rassegnato le dimissioni. Cosa ne pensi?

Il progetto di Prandelli non è andato a buon fine, si è verificato completamente errato. Il livello non era così alto e per giocare a livello internazionale la sola tecnica non basta. Bisogna avere personalità, carisma e riuscire a giocare per gli altri. Bisogna avere cuore e sacrificarsi per la squadra. Dopo tre partite, di cui due pessime, non bisogna trovare scusanti. Prandelli non è stato all'altezza di quello che ci si aspettava.

Il successore di Prandelli potrebbe essere Mancini, Spalletti o Allegri, che sembra essere il favorito. Quale sarebbe la scelta giusta?
Io ho una grande stima per Prandelli e l'avrei fatto rimanere in Nazionale per altri dieci anni. La verità è che i giocatori, se non dimostrano il loro valore con un Ct, è difficile che riescano a farlo con altri allenatori. Per esempio, con Rino Marchesi i giocatori davano anche di più di quello che avevano, perché oltre al loro valore subentrava la stima per la persona. Si possono fare diversi nomi per il successore di Prandelli, ma la verità è che la nostra Nazionale è indietro, soprattutto con i giovani. Rispetto alle altre Nazionali dobbiamo migliorare molto e sono anni che si dice di farlo. Bisogna azzerare e ripartire da zero.

Spagna, Italia e Inghilterra eliminate. Secondo te, Messi potrebbe vincere il Mondiale da solo come fece Maradona?
No, non credo. Sono due giocatori troppo lontani tra loro. Diego prendeva in mano le redini della squadra e la trascinava verso la vittoria. Messi è bravo perché ha le qualità tecniche ma è sempre sottotono. Spero per lui che cambierà qualcosa. Maradona era un'altra cosa.

Secondo te, chi vincerà il Mondiale?
Forse dirò una sciocchezza... Ma azzardo dicendo che potrebbe vincere il Brasile.

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