Scendono in piazza gli indigeni, che chiedono la demarcazione delle terre che occupano e che sono spesso invase da contadini e grandi multinazionali
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Continuano le proteste in Brasile contro i Mondiali che partiranno tra circa due settimane. Gli ultimi a scendere in piazza per manifestare tutto il proprio malcontento sono stati martedì gli indigeni di diverse etnie, per chiedere la demarcazione delle terre che occupano e che sono spesso invase da contadini, allevatori e grandi multinazionali. I manifestanti hanno bloccato per ore le strade di Brasilia e si sono registrati scontri con la polizia in tenuta antisommossa. Un poliziotto è stato ferito da una freccia, mentre tra i contestatori si contano due feriti.