In Sudafrica una sua maldestra uscita costò l'eliminazione alla Seleçao. Scolari ha creduto in lui, nonostante abbia giocato solo 7 partite in un anno
Un vecchio adagio recita che "la vendetta è un piatto che va servito freddo". Ne sa qualcosa Julio Cesar, che nell'ottavo di finale contro il Cile ha riscattato a quattro anni di distanza l'erroraccio che costò alla Seleçao la sconfitta e l'eliminazione contro l'Olanda in Sudafrica. Allora furono lacrime di disperazione, che si sono trasformare ieri in lacrime di gioia. A quasi 35 anni l'ex portiere dell'Inter si è preso una grande rivincita nei confronti di quei critici che avevano storto il naso quando il ct Scolari decise di puntare ancora su di lui, un calciatore praticamente disoccupato che nell'ultima stagione ha giocato solo 7 partite nel campionato americano con la maglia del Toronto. Con i due rigori parati a Pinilla e Sanchez, Julio Cesar ha tolto le castagne dal fuoco a Neymar e compagni, diventando un autentico eroe nazionale.