brasile 2014

Curiosità Mondiali, dal 1970 alle notti magiche di Italia '90

Una serie di cose che forse non sai sulla storia del torneo di calcio più bello del mondo...

05 Giu 2014 - 10:22
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1974 - La coppa Rimet è stata assegnata, c'è un nuovo trofeo. L'Urss non è presente al torneo perché si è rifiutata di giocare con il Cile, in polemica con il sanguinoso colpo di stato di Pinochet. Il cileno Carlos Caszely (Foto 1) prima di partire per l'Europa si rifiuta di stringere la mano al dittatore e diviene un simbolo internazionale. E' il Mondiale dell'Olanda, dello spensierato calcio totale, di Cruyff. Gli Orange sono sconfitti dalla Germania Ovest padrona di casa in una finale che inizia in ritardo perché mancano le bandierine del calcio d'angolo. Sembra di rivivere la finale di 20 anni prima con la Grande Ungheria, ancora una volta i tedeschi ribaltano i pronostici della vigilia e conquistano il secondo titolo iridato scrivendo un finale diverso da quello che tutti avevano già mandato in stampa.

Curiosità Mondiali, dal 1970 alle notti magiche di Italia '90

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1978 - C'è grande indecisione da parte di molte rappresentative sull'opportunità di partecipare a un'edizione organizzata in un paese soggetto a una rigida dittatura (Videla). Alla fine nessuna nazionale rinuncia e in finale vanno l'Olanda e i padroni di casa dell'Argentina (Foto 2), che per arrivarci devono battere il Perù con 3 gol di scarto. L'Albiceleste vince 6-0 passeggiando davanti a Ramon Quiroga, portiere peruviano di origini argentine. Il Peru, si dice, avrebbe ricevuto in cambio dal governo argentino immense scorte di grano e 50 milioni di dollari. E' il primo trionfo argentino, uno spot per un regime dove si susseguono le sparizioni forzate. E' anche l'edizione di Scozia-Olanda 3-2 (Foto 3), una delle partite più importanti della storia del calcio scozzese: la rete di Gemmill del momentaneo 3-1 è famosa anche per il pubblico di appassionati di cinema, poichè è presente in 'Trainspotting'.

1982 - Il Mondiale spagnolo è il primo ad ospitare rappresentative di tutti i cinque continenti. Al Mundial trionfa un'Italia partita malissimo e sfavorita nei pronostici. L'Argentina si presenta con una numerazione alfabetica, il numero 1 non va al portiere ma a Ossie Ardiles. Il giovanissimo talento Maradona (Foto 4) avrebbe il 12, ma fa a cambio con Patricio Hernandez per indossare l'epico 10. Il caso più curioso avviene durante Francia-Kuwait: lo sceicco Fahad (Foto 5) entra in campo per protestare contro il gol del 4-1 transalpino (viziato da un fischio arrivato dalle tribune che aveva fatto bloccare i difensori del Kuwait) e l'arbitro annulla clamorosamente la rete. Inoltre 25 polacchi approfittano dei visti ottenuti per seguire la propria nazionale per richiedere asilo politico in Spagna.

1986 - Maradona su tutti (Foto 6-7): il gol più bello della storia del calcio e la mitica Mano de Dios, genio e sregolatezza. Il tutto contro l'odiata Inghilterra, una rivincita sportiva su un paese che pochi anni prima aveva combattuto e vinto una guerra contro l'Argentina per le isole Malvinas. Il Mondiale si doveva giocare in Colombia, ma per problemi interni si dirotta sul Messico che, seppur da poco colpito da un violento terremoto, è il primo paese a ospitare per due volte la competizione. Sulla panchina della Scozia siede un giovane Alex Ferguson, ma la sua nazionale sarà eliminata al girone. L'uruguagio José Baptista si fa espellere dopo 56 secondi nella partita contro la Scozia, è record assoluto.

1990 - Le notti magiche. In Italia si fa un referendum popolare abbinato al Totocalcio per scegliere il nome della mascotte, alla fine vince "Ciao" (Foto 8). La squadra rivelazione è il Camerun, prima africana a qualificarsi ai quarti di finale, trascinato dal fantastico 38enne Roger Milla (Foto 9), che segna uno dei gol più assurdi della storia dei Mondiali: il portiere colombiano Higuita (Foto 10) prova a dribblare l'attaccante africano a metà campo durante i supplementri: tentativo fallito e Milla non perdona. Prima dei quarti il ct della Cecoslovacchia Venglos si lamenta del passaggio continuo di un aereo da turismo molto rumoroso sul terreno dove i suoi giocatori si allenano. Viene ipotizzato addrittura possa trattarsi di un velivolo spia inviato dai tedeschi, prossimi avversari della Cecoslovacchia. Clamoroso in semifinale: Italia Argentina, 8 minuti di recupero nel primo tempo supplementare. L'arbitro si è dimenticato di guardare l'orologio. In finale vince la Germania Ovest che stende con un rigore l'Argentina, il cui inno nazionale viene fischiato dall'Olimpico suscitando le ire di Maradona.

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