Brasile 2014

Da Milutinovic a Pinto: la Costa Rica continua ad incantare il mondo

Ventiquattro anni la prima partecipazione mondiale a Italia '90, ora i centroamericani si qualificano per la prima volta ai quarti dopo il successo ai calci di rigore sulla Grecia

30 Giu 2014 - 14:26
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Li chiamano Los Ticos e ieri hanno scritto una delle pagine più sorprendenti del calcio mondiale. La Costa Rica si qualifica per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale della Coppa del Mondo. I centramericani superano la Grecia in un ottavo di finale deciso dai rigori. Il penalty della vita finisce sui piedi di Umana. Il difensore non sente la pressione e regala la vittoria ai suoi. A fine gara dichiarerà: "Ero tranquillo, sapevo che avrei trasformato quel rigore. Lo avevo sognato ieri notte. La Costa Rica deve godersi questo momento, lo abbiamo fatto per loro".

Da Milutinovic a Pinto: la Costa Rica continua ad incantare il mondo

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Un risultato davvero storico per un Paese che non arriva nemmeno a 5 milioni di abitanti. Soprattutto se si considera che La Tricolor – altro soprannome dei centramericani – ha raggiunto i quarti uscendo indenne dal “Girone Morte”, unico gruppo con tre squadre campioni del Mondo. Il 3-1 all'Uruguay di Cavani e Suarez è stato il primo colpaccio. Subito dopo è arrivato l'1-0 contro l'Italia, firmato da Bryan Ruiz, in gol anche contro la Grecia, capitano dei Ticos e dal 2006 in Europa. A chiudere in bellezza, il pareggio con l'Inghilterra che sancisce il primato nel girone.

Proprio in Italia, ventiquattro anni fa, era cominciata la favola mondiale della Costa Rica. In campo, per la Nazionale in completo rosso, c'era Alexandre Guimaraes, brasiliano naturalizzato e padre di Celso Borges, titolare inamovibile dell'attuale centrocampo costaricano. Il ct allora era Bora Milutinovic, serbo giramondo, in passato all'Udinese, e in grado di sedere sulla panchina di ben sette Nazionali. In quell'occasione la Costa Rica stupì tutti arrivando fino agli ottavi di finale, ma l'avventura si concluse contro la Cecoslovacchia. La Costa Rica non si qualificò più sino al Mondiale del 2002 in Giappone e Sud Corea. Artefice dell'impresa il ct Guimaraes, lo stesso sopracitato. La Costa Rica sfiora il passaggio del turno, dopo 4 punti in due partite, ma alla fine si deve arrendere a Brasile e Turchia. Guimaraes c'è anche nel 2006, ma anche in Germania i suoi ragazzi vengono eliminati nella fase ai gironi. I Ticos non riescono a staccare il biglietto per il Sud Africa nel 2010, ma negli anni successivi a Germaia 2006 costruiscono un gruppo forte con diversi giocatori militanti in Europa. Quasi metà dei ventitré convocati gioca nel Vecchio Continente.

Tra le stelle, oltre a Ruiz, c'è sicuramente Keylor Navas, El Halcon (Il Falco). Il portiere del Levante ha conquistato tutti con le sue parate e con il rigore neutralizzato a Gekas nella serie finale contro la Grecia. Grazie a lui, i centroamericani hanno la migliore difesa del Mondiale. Ecco perché Atletico Madrid e Bayern Monaco lo seguono con interesse. Poi c'è Cristian Bolanos, dal 2010 ad oggi al Copenaghen, ma soprattutto Joel Campbell. Attaccante mancino classe 1992 di proprietà dell'Arsenal, quest'anno ha fatto vedere tutto il suo potenziale con la maglia dell'Olympiakos. Tra le perle di questa stagione, il gol negli ottavi di Champions League contro il Manchester United ad Atene. Ma questa è anche la Nazionale di Gamboa, Gonzalez, Diaz e Tejeda: tutti straordinari gregari al servizio della squadra.

Al termine del trionfo, i tifosi li hanno celebrati per tutta la notte nella capitale. San José ha cantato ininterrottamente i nomi degli eroi di Recife e quello del ct Luis Pinto, protagonista assoluto di questa vittoria leggendaria. L'impresa dell'allenatore colombiano è ancora più grande se si pensa che, prima dell'inizio della Coppa, ha dovuto rinunciare a Saborio (capocannoniere delle qualificazioni) e Oviedo (centrocampista tuttofare dell'Everton), entrambi assenti per infortunio. Un Paese davvero unico sotto molti aspetti. In particolare, è stato il primo Stato al mondo ad abolire l'esercito, dichiarando così la sua posizione di neutralità. Questa politica ha permesso di investire su altri settori, come per esempio la preservazione dell'incredibile patrimonio faunistico e floristico. Pensate che il 27,9% del territorio è dichiarato parco nazionale. Ai quarti di finale la Nazionale di Pinto - detto El Explosivo per il suo carattere focoso - incontrerà l'Olanda. Il miracolo è già stato fatto, ma Umana e compagni sono pronti a lottare per regalare un'altra notte magica a San Jose e a tutta la Costa Rica.

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