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Mondiale, Antognoni: "Non è tutta colpa di Balotelli"

L'ex bandiera viola: "Ci sono stati parecchi errori generali che hanno portato a questa sconfitta"

27 Giu 2014 - 15:06
 © tgcom24

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"Siamo tutti ct", la rubrica di Valter De Maggio in onda su Radio Kiss Kiss, sbarca su Tgcom24. Oggi il nostro commissario tecnico è Giancarlo Antognoni.

Tra le squadre passate agli ottavi di finale, pensi che Brasile e Argentina siano le favorite?
Sulla carta forse sì, ma in questo periodo anche altre squadre si sono contraddistinte, tra cui quelle sudamericane. Purtroppo sono scomparse squadre importanti a livello europeo, come Spagna, Italia, Inghilterra, che in altri Mondiali avrebbero fatto tutta un'altra figura. E ci sarebbe da domandarsi quale sia il motivo per cui sono uscite...
In Sud America non ha mai vinto una squadra europea. Pensi che in questo Mondiale potrebbe essere possibile?
C'è da augurarselo ma credo sia difficile. L'ambiente climatico diventa determinante e i fattori che condizionano non sono più solo quelli tecnici e di squadra. Soprattutto verso la fine del Mondiale, le condizioni fisiche diventano precarie. Quest'anno Germania, Olanda, Francia hanno fatto una grande figura, ma anche il Belgio ha riservato belle ed inaspettate sorprese.
Come mai il Mondiale degli Azzurri di Prandelli è stato così deludente?
È difficile fare una valutazione giusta. Ci sono stati parecchi errori generali che hanno portato a questa sconfitta. È vero che il girone non era facilissimo ma nessuno si sarebbe aspettato questa eliminazione così presto. Considerando che è passato il Costa Rica, e invece Italia e Inghilterra sono uscite, c'è da ammettere che questo girone ha riservato diverse sorprese. L'Italia sicuramente qualche errore l'ha commesso.
Quindi secondo te la colpa non è da attribuire solo a Balotelli?
La colpa non bisogna attribuirla solo a Balotelli o a Prandelli, né ai dirigenti. Quando succedono queste cose abbastanza catastrofiche, le colpe vanno un po' divise. Anche i giocatori hanno influenzato parecchio.
Prandelli si è dimesso. Tra Allegri, Mancini e Spalletti pensi ci sia l'allenatore che possa far rinascere l'Italia?
Bisogna guardare quali sono le basi e chi effettivamente prenderà le redini della Nazionale. Io preferirei che rimanesse Prandelli, ma chiunque dovesse prendere il suo posto, dovrà avere il coraggio di prendere i giovani più promettenti e tenere qualche veterano che ha fatto bene anche in questo Mondiale. Bisogna fare un mix tra vecchi e nuovi Azzurri. Penso che come allenatore possano andare bene tutti e tre, Allegri, Mancini e Spalletti.

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