La 18enne campana è la prima donna italiana nella storia dei Giochi a competere nel pugilato femminile, specialità entrata nel programma a Londra 2012
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Sul ring di Rio per scrivere la storia: Irma Testa, 18enne campana, è la prima donna italiana nella storia dei Giochi a competere nel pugilato femminile, specialità entrata nel programma a Londra 2012. E' la più giovane delle 12 atlete iscritte nella categoria dei pesi leggeri (57-60 kg) e la sua avversaria nel match d'esordio, l'australiana Shelley Marie Watts, ha dieci anni più di lei. "Mi ispiro a Fabio Basile, oro nel judo - racconta, - siamo due personaggi simili. Abbiamo la stessa determinazione. La differenza è che nel judo tutto si gioca in un giornata mentre il torneo di pugilato si svolge nell'arco di una settimana dove può anche capitare un momento negativo".
E fino ad oggi sono stati diversi in questa Olimpiade i momenti negativi vissuti dalla compagine di boxeur azzurri: le eliminazioni di Manuel Cappai, Valentino Manfredonia, Clemente Russo, Carmine Tommasone e l'infortunio di Vincenzo Mangiacapre.
"C'è molto amaro in bocca", ammette l'atleta nativa di Torre Annunziata, che alla vigilia del match d'esordio assicura: "Non sono mai stata così bene in vita mia come ora. La mia avversaria non la conosco, non l'ho mai vista, ma ci metterò poco per capire cosa fare".