A due settimane dall'inizio dei giochi olimpici

Rio 2016, l'Italia va a caccia della medaglia d'oro numero 200: attesa per nuoto e scherma

Fermi a quota 199 dopo gli 8 ori di Londra, in questa edizione gli azzurri toccheranno quota 200

21 Lug 2016 - 11:47
 © SportMediaset

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Duecento. Meno uno. Sono le medaglie d’oro conquistate dall'Italia alle Olimpiadi estive. La duecentesima con ogni probabilità arriverà a Rio, c'è solo da capire chi conquisterà l’alloro che farà tagliare questo traguardo. Le maggiori speranze sono il nuoto, con Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, la scherma, il tiro con l’arco e il tiro a segno, con i due campioni uscenti Giovanni Galiazzo e Niccolò Campriani.

Dalla uno alla cento La storia del tricolore alle Olimpiadi estive inizia nel 1900 con Gian Giorgio Trissino, conte vicentino, che ottiene la prima medaglia d’oro nell’equitazione, a pari merito con il francese Dominique Maximien Garderès. Per arrivare invece alla medaglia numero 100, occorre arrivare sino all’edizione di Tokyo 1964: Mario Zanin piazza il colpaccio tagliando prima di tutti il traguardo e precedendo addirittura un 19enne chiamato Eddy Merckx. Resterà uno sprazzo isolato di uno sportivo molto sfortunato.

Chi sarà il duecentesimo? Rio 2016 arriva dopo gli 8 ori conquistati a Londra, alcuni scontati, altri a sorpresa. Gli azzurri dovranno certamente rinunciare a un primo posto quasi scontato come la prova a squadre di fioretto femminile, dopo che il Cio ha deciso di eliminarla dall’elenco delle discipline olimpiche. Le speranze maggiori restano ovviamente scherma e nuoto dove ci sono tutte le punte di diamante della spedizione azzurra: da Federica Pellegrini a Gregorio Paltrinieri, da Elisa di Francisca a Giorgio Avola, passando per i vari Orsi, Errigo e Cassarà. Senza dimenticare tiro con l’arco e tiro a segno dove possiamo vantarci di avere i due campioni in carica Galiazzo e Campriani.

Subito la scherma Esaminando attentamente il programma delle finali di Rio, la prima chance arriva già il 6 agosto con la finale di spada femminile dove l’Italia potrà contare su Rossella Fiammingo, bi-campionessa del mondo in carica, attesa ora dalla prova più importante sul palcoscenico dei sogni. Nella stessa giornata saranno gli uomini della Nazionale di ciclismo a provare il colpaccio: la formazione schierata dal Ct Davide Cassani è fatta su misura per Vincenzo Nibali che, dopo due Giri d’Italia, un Tour de France e una Vuelta, è chiamato anche lui alla consacrazione definitiva. La concorrenza sarà altissima ma l’Italia ha moltissime armi per riuscire a mettersi al collo la medaglia più prestigiosa.

Altre speranze Il tanto atteso duecentesimo alloro potrebbe arrivare anche dal tiro con l’arco a squadre: molto sarà nelle dita di Marco Galiazzo, vincitore della gara individuale a Londra. Le speranze poi si faranno ancor più concrete in piscina: se da un lato il 7 agosto potrebbe essere il giorno di Federica Pellegrini, portabandiera azzurra, che si dovrebbe cimentare nei 400 metri stile libero, dall’altro ci saranno Tania Cagnotto e Francesca Dallapé impegnate nei tuffi sincronizzati dal trampolino di 3 metri. Soprattutto per la Cagnotto, potrebbe essere una delle ultime possibilità per mettersi al collo la medaglia olimpica.

Arriva il fioretto Se ancora non si fosse raggiunta questa fantasmagorica quota 200, il 10 agosto sarà una delle giornate clou: a scendere in pedana in Brasile saranno infatti fiorettisti e fiorettiste. Tra gli uomini si punta molto su Giorgio Avola, ormai una costante nella top 5 del ranking mondiale, anche se una piacevole sorpresa potrebbe essere Andrea Cassarà che da anni si sta preparando per i Giochi. Per quanto riguarda la gara femminile non c’è bisogno di troppe presentazioni: Arianna Errigo ed Elisa di Francisca sono solo due esponenti del Dream Team che in tutti gli anni ’90 e 2000 ha dominato la scena olimpica. Resterà solo da vedere quale delle due alla fine si tingerà d’oro.

E se fossimo ancora a quota zero? Dopo gli 8 ori di Londra e Pechino, il bilancio non dovrebbe essere assolutamente negativo. Se fossimo ancora a quota zero ci sarebbe ampiamente tempo per farci valere. L’augurio è che ciò non accada perché, se così fosse, alcune discipline non potrebbero definirsi esattamente soddisfatte. A a neanche due settimane di distanza può iniziare il countdown, sperando che dopo aver toccato quota duecento si possa presto volare verso il prossimo traguardo.

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