Tokyo 2020, un'Italia da favola: sfoglia l'album delle medaglie
24 luglio - Luigi Samele - Argento - Scherma, sciabola individuale
24 luglio - Luigi Samele - Argento - Scherma, sciabola individuale
Da Tamberi e Jacobs sul tetto del mondo, alle marce di Massimo Stano e Antonella Palmisano, all'oro da record di Luigi Busà: ecco le imprese azzurre che ci hanno fatto sognare
E' l'anno dell'Italia. Da Wembley a Tokyo lo sport si tinge d'azzurro. Il sogno italiano è iniziato con la vittoria agli Europei di calcio e continua alle Olimpiadi, dove gli azzurri collezionano medaglie su medaglie. Ben 38 quelle nel medagliere: 10 ori (compreso l'ultimo conquistato nella staffetta 4x100), 10 argenti e 18 bronzi.
Superati Rio, Los Angeles e Roma - Basterebbe solo questo numero a raccontare il successo azzurro. L'Italia di Tokyo riscrive la storia: 38 medaglie e non è finita. Più di Los Angeles 1932, più di Roma 1960. Mai gli azzurri erano riusciti a vincere così tanto in una sola edizione dei Giochi. Da Luigi Samele nella scherma, il primo medagliato in ordine di tempo, all'oro della staffetta 4x100 maschile. Fino a oggi l'Italia non è mai stata a bocca asciutta, nemmeno un singolo giorno. Le 28 medaglie di Rio sono distanti anni luce. Alla delegazione italiana ne sarebbe bastata una in più per considerarsi soddisfatta: ne sono arrivate dieci e non è finita. Fra queste ci sono cinque ori dall'atletica, la specialità regina, compreso quello dei 100 metri. L'Italia team in totale è salita sul podio in 17 discipline diverse. Il più importante ed evidente segnale di forza. Se alcune discipline, come il tiro e la scherma, hanno deluso le aspettative altre le hanno sostituite con altrettanta forza andando a bilanciare quanto perso.
24 luglio - Luigi Samele - Argento - Scherma, sciabola individuale
24 luglio - Luigi Samele - Argento - Scherma, sciabola individuale
Malagò: "La più grande Olimpiade di sempre" - "E' la più grande Olimpiade di sempre" dichiara senza timore di essere smentito il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Sono orgoglioso di tutta la delegazione, atleti, tecnici e dirigenti, e di questa meravigliosa squadra che ha dato un'altra grande felicità all'Italia, dopo gli Europei di calcio, regalando emozioni fortissime al nostro Paese e a tutti gli italiani che tanto hanno sofferto in questi ultimi due anni per il Covid". Una felicità che è di tutto il Paese.
Il primo oro nel Taekwondo - Il sogno azzurro a Tokyo inizia il 24 luglio con un argento vinto da Luigi Samele nella scherma (sciabola individuale). Lo stesso giorno arriva il primo oro per l'Italia. Vito Dell'Aquila, vent'anni, è campione olimpico di Taekwondo. "Mi auguro che sia la prima di tante" ha detto a Vito la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. E le sue parole sono state profetiche. Perché le imprese azzurre non tardano a ripetersi. Dal bronzo di Elisa Longo Borghini nel ciclismo su strada a Odette Giuffrida che conquista il bronzo nel judo a Mirko Zanni, bronzo nei pesi (67 kg). E poi i successi nel nuoto: da Nicolò Martinenghi, bronzo nel 100 rana all'argento conquistato nei 4x100, con Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo che fanno il nuovo record italiano e salgono sul podio dietro agli Usa.
Dal canottaggio al tiro con l'arco - Il 29 luglio dal canottaggio donne arriva il secondo oro azzurro grazie a Federica Cesarini e Valentina Rodini. Nel frattempo, Mauro Nespoli conquista l'argento nel tiro con l'arco individuale; bronzo, invece, per Lucilla Boari. Medaglia d'argento per Gregorio Paltrinieri nel nuoto (800 stile libero).
Tamberi e Jacobs sul tetto del mondo - Il primo agosto è una di quelle date destinate a rimanere nella storia dello sport. Gianmarco Tamberi conquista l'oro nel salto in alto. Una gara quasi perfetta la sua, con la quale si aggiudica la medaglia più preziosa. E sarà proprio la sua impresa a ispirare Lamont Marcell Jacobs che, subito dopo, vince la finale dei 100 metri piani. Il 26enne di Desenzano scrive la storia e diventa leggenda chiudendo con il tempo di 9’’80. "Tamberi mi ha gasato" dirà subito dopo, quando i due saranno immortalati in un abbraccio che ha fatto sognare tutta l'Italia.
Dalla vela al ciclismo - Dopo l'argento conquistato da Vanessa Ferrari nella ginnastica artistica (corpo libero), l'Italia sale ancora sul podio: Ruggero Tita e Caterina Babti conquistano la medaglia d'oro nella Vela Nacra 17 misto. Per l'Italia si tratta del quinto oro ai Giochi di Tokyo. Ma l'impresa azzurra non si ferma. La sesta medaglia d'oro arriva dal ciclismo su pista: Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan conquistano l’alloro a cinque cerchi battendo il quartetto della Danimarca. Seguono un bronzo nel nuoto di fondo (10 km) conquistato da Paltrinieri e un argento vinto da Manfredi Rizza nella canoa.
L'impresa di Massimo Stano - Storica la medaglia d'oro conquistata da Massimo Stano nella 20 km: l'azzurro conquista il traguardo con il tempo di 1:21:05 precedendo i giapponesi Ikeda e Yamanishi. Una gara eroica, quella del pugliese, vinta nonostante il caldo torrido e l’umidità della capitale nipponica. Bronzo, invece, per Elia Viviani nel ciclismo su pista Omnium e per Viviana Bottaro nel karate kata.
Replica Antonella Palmisano - Dopo il successo di Stano nella gara maschile, un’altra atleta pugliese, Antonella Palmisano, trionfa nelle 20 km femminile conquistando l’alloro più prezioso nella gara su strada a cinque cerchi.
L'oro da record di Busà - Il 6 agosto, lo stesso giorno in cui l'Italia festeggia Antonella Palmisano, Luigi Busà diventa un altro personaggio simbolo dello sport azzurro. Il "gorilla di Avola" nella finalissima del kumite -75 kg batte l’azero Rafael Aghayev (cinque volte campione del mondo), con il punteggio finale di 1-0, e conquista la medaglia d'oro.
Staffetta 4x100: è ancora oro - Il successo più recente è nella staffetta 4x100. Il quartetto composto da Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu vince la medaglia d'oro con uno strepitoso 37”50, davanti alla Gran Bretagna e al Canada. La gioia dell'Italia è incontenibile. Siamo i più veloci del mondo. E qualcuno ha già ribattezzato la delegazione azzurra di Tokyo "l'Italia dei miracoli".